La penna degli Altri 27/02/2012 08:39

Festa Atalanta. La Roma si fa male da sola

Giusto? Sbagliato? A ognuno la sua opinione. Chi scrive aveva trovato logica l'esclusione di Osvaldo a Firenze, dopo che a Udine aveva colpito con uno schiaffo Lamela nel dopogara. Ma non la decisione di ieri, perché la legge è uguale per tutti ma la pena deve essere proporzionata al reato. E poi, al di là delle opinioni, c'è il risultato del campo. A Firenze, la Roma aveva subito 3 gol ed era incappata in 3 espulsioni. A Bergamo è successo lo stesso: 4 gol presi, 2 rossi (Osvaldo e Cassetti) e l'ammonizione a Gago, che salterà il derby. È come se la squadra si fosse sciolta davanti alla punizione di uno del gruppo.

E pensare che una «papera» di Consigli, al 36', aveva in qualche modo rimesso in gioco la Roma, favorendo il gol di , l'unico a salvarsi, raggiunto in serata dalla bella notizia della convocazione in nazionale. Iniziare il secondo tempo con il minimo svantaggio sembrava un miracolo per i giallorossi. Ma, passati 2 soli minuti, è arrivato il 3-1. Ancora Denis. E ancora Denis per il 4-1. L'argentino non segnava dal 21 dicembre 2011, ci voleva la difesa della Roma per risvegliarlo.

L'Atalanta ha fatto così un altro passo verso la salvezza e Colantuono ha dato un'altra prova di essere un allenatore con un grande futuro. E anche una persona limpida, quando ha chiesto nel finale ai suoi giocatori di non umiliare i romanisti in 9 facendo il «torello» in mezzo al campo con lo stadio che urlava olé. Anche Luis Enrique lo ha ringraziato. La Roma è attesa da giorni duri in vista del derby. Chi pensava che gli stravaganti fossero quelli della Lazio, dove è andato in scena il Rejality Show, con dimissioni date e ritirate e prospettive future che sono soltanto nella testa di Claudio Lotito, si sbagliava. La Roma è riuscita a fare di peggio.