La penna degli Altri 20/02/2012 09:09

E adesso chiamatelo Borinho

E, come già accaduto durante la partita contro l’Inter, Fabio ha dovuto aspettare qualche secondo di troppo prima di ricevere l’abbraccio dei compagni, con il primo a raggiungerlo e a complimentarsi con lui. (...) , del resto, scatta a tutta velocità anche dopo un gol e, quindi, è complicato stargli dietro. «Io idolo della gente? No, gli idoli sono e . Io sono appena arrivato e ho tanta strada da fare», le sue parole nel post partita. «Fabio è uno che dà sempre il cento per cento, anche quando dorme...», il commento di Luis Enrique. E il ds . «E’ stata la mia inquietudine a portarlo a Roma. Sapevo che il reparto doveva essere più denso dal punto di vista numerico. Lo avevo seguito e quando si è presentata l'occasione ho deciso di acquistarlo».

«Cinque gol nelle ultime sei partite sono un segnale importante, ma è ancora più importante essere continui nel lavoro che faccio in funzione della squadra. Servirà continuità, cattiveria e voglia di arrivare in alto per ottenere risultati importanti. Questo farà la differenza. Non so è giusto dire che il mister mi ha preferito a Lamela: preferito è una parola grossa, io faccio il lavoro che mi viene chiesto. Ma non sono io ad essere decisivo: è la squadra che fa la differenza e che stavolta è stata cattiva come voleva l’allenatore. Siamo al quinto posto e la nostra ambizione è non abbassarci in classifica: non facciamo progetti, guardiamo partita per partita», il virgolettato di , che ha chiuso la partita con una ferita al naso.