La penna degli Altri 16/02/2012 08:53
Due nomi per la Roma: Manolas e Manolev
Faccia a faccia Sul fronte della rincorsa all'Europa, però, tocca a Luis Enrique e ai dirigenti operare per cercare l'aggancio all'Europa che conta. Proprio per questo ieri l'allenatore spagnolo ha tenuto a rapporto la squadra dopo l'imprevista sconfitta di Siena. Una decina di minuti nello spogliatoio, che hanno messo a fuoco questi concetti: «Facciamo ancora troppi errori di concentrazione, sempre gli stessi. In certi momenti occorre mettere in campo più grinta, più intensità, altrimenti possiamo andare in difficoltà con tutti gli avversari».
Con Sabatini Se tutto sommato i toni usati con il gruppo sono stati tranquilli, nel colloquio avuto col d.s. Walter Sabatini il tecnico ha avuto modo di manifestare più chiaramente la sua delusione per lo stop di Siena e, soprattutto, per l'andamento altalenante della squadra. La fiducia nei suoi ragazzi resta tutta, però entrambi hanno convenuto che da ora in poi sono tutti sotto esame, perché non è detto che tutti i giocatori arrivati a Trigoria siano «da Roma». Al momento nel mirino dell'opinione pubblica giallorossa ci sono soprattutto Josè Angel, Kjaer e Bojan, e non è un caso che una messe di procuratori stiano contattando Sabatini per proporre soprattutto difensori (centrali e di fascia) ed attaccanti, in vista della nuova rivoluzione prevista per l'estate.
Manolas & Manolev In questo senso sta prendendo quota la candidatura di Kostas Manolas (Aek Atene), 20 anni, che a giugno sarà svincolato. Un mese fa sembrava aver raggiunto l'accordo con l'Everton, poi però tutto è stato stoppato, sembra proprio per l'interesse della Roma. Il suo agente, Gertsos, infatti ieri ha detto: «Sarebbe una soluzione gradita». Un altro nome sul taccuino di Sabatini è quello di Stanislav Manolev (Psv Eindhoven), 26 anni, nazionale bulgaro, terzino destro. Più flebile, invece,l'interesse per Dino Skvorc (Mechelen), 22 anni, nazionale croato Under 21, difensore. Insomma, a Trigoria si guarda avanti. Meglio che tutti coloro che non convincono si diano una mossa, perché la Roma non ha più voglia di attendere.