La penna degli Altri 08/02/2012 10:21

Da Costa cancellato dal rinvio

Tra l’altro, devo confessare che l’addio alle vecchie “ripetizioni” un poco mi dispiace. Un calcio che va a trecentoventi all’ora, del resto, non può impantanarsi in questi sofismi. Immaginate cosa comporterebbe, nel 2012, riproporre quello che accadde nella finale di Coppa dei Campioni del 15 maggio 1974! Al 120’ di gioco, l’Atletico Madrid di Juan Carlos Lorenzo era in vantaggio per 1-0 sul Bayern Monaco di Kaiser Franz Beckenbauer, in pratica già Campione d’Europa. A 40 secondi dalla fine del secondo tempo supplementare una bordata di Schwarzenbeck, riportò il match in equilibrio e costrinse alla ripetizione del 17 maggio (i rigori non erano previsti). La maggioranza dei 50.000 tifosi che avevano assistito alla gara dovettero rientrare in Germania e in Spagna e la seconda finale si disputò davanti ad un pubblico ben diverso. A dire il vero, per non fare sempre il passatista, c’è da dire che il nuovo regolamento tutela i gesti atletici, evitando che imprese già passate agli onori dei tabellini, vengano ingoiate dal nulla.

Ci riferiamo ad esempio al gol che Dino Da Costa aveva rifilato al il 21 dicembre 1958 portando in vantaggio la Lupa. Quando la pioggia decretò la sospensione, la ripetizione della gara, il 1 gennaio 1959 azzerò il tabellino riportando indietro il numeratore delle marcature

del brasiliano.

L’annullamento delle gare ha anche fatto sparire dai tabellini ufficiali della stagione 1982/83, lo sfortunato Alessandro Biagini. Il terzo della Roma dello scudetto, grazie alle perfette condizioni di Tancredi e Superchi, non ebbe infatti mai occasione di figurare tra i convocati. L’impresa gli riuscì per la gara dei quarti di finale di Coppa Italia contro l’Avellino prevista per il 9 febbraio 1983. Liedholm, portò Biagini in panchina con il numero 15, tecnicamente, dunque, utilizzandolo non nel suo ruolo. Il cammeo, però, venne cancellato dall’inclemenza del tempo e dalla ripetizione della gara il 31 marzo. A Biagini rimasero solo (si fa per dire) le 13 amichevoli disputate (compresi alcuni minuti a Parma in un’altra gara sospesa per nebbia) e la partecipazione alla mitica foto scudetto in cui sfoderava un cerottone sulla tempia che lo perseguita per l’eternità.

Facendo un piccolo passo indietro, ricordiamo con piacere anche Catanzaro–Roma del 13 dicembre 1981. L’incontro venne sospeso a causa del micidiale vento e ripetuto il 13 gennaio 1982 terminando sul punteggio di 1-1. Questo Roma–Catanzaro è celeberrimo anche perché la Lega decise di autorizzare la trasmissione in diretta della “ripetizione”, cosa che permise ad Alberto Sordi d’inserire nel suo film “Io so che tu sai che io so”, una scena in cui il personaggio da lui interpretato assiste alla gara dal televisore di casa esultando per il gol di Nela e disperandosi per il momentaneo gol del vantaggio di Bivi.

Tornando “a bomba”, il 29 ottobre 2008, Roma–Sampdoria, venne interrotta dopo 5’ e 51’’ di gioco dall’arbitro

Tagliavento a causa di un nubifragio abbattutosi sull’Olimpico. Dopo 20’, l’inutile perlustrazione del campo da parte del direttore di gara e dei capitani,  e Cassano, che determinerà il definitivo aggiornamento della contesa. Il recupero sarà quanto mai elaborato da organizzare e alla fine le due squadre torneranno ad incrociarsi solo il 14 gennaio 2009, con una vittoria della Roma per 2-0 figlia della doppietta di Julio Baptista.

L’unico altro precedente è quello di Bologna del 30 gennaio 2011. La gara, per la gioia dei fotografi inizia sotto una nevicata con i controfiocchi e dura 16’ e 15’’. Quindi Banti decide di fermare l’azione prima di un calcio d’angolo del e proprio da qui si riprenderà il 23 febbraio, per far maturare lo 0-1 finale firmato da . A livello statistico questa gara entra negli annali della storia della Roma per un’altra extravagantia (segnalataci da Massimo Germani come quella relativa a Biagini). Si tratta dell’unica gara in

85 anni di storia che registra nel tabellino due allenatori. Ranieri ha guidato infatti la Roma nei primi 16’ e 15’’, quindi è stato rilevato da Vincenzo Montella che ha portato a termine la gara. L’ultimo capitolo vede ora gli uomini di Luis Enrique scendere a Catania per disputare 26’ di gioco, come detto un’autentica novità nella storia del Club.