Franco Baldini ha poco da sorridere. A otto giorni dal poker inflitto all’Inter, la Roma ha collezionato a Siena l’ottava sconfitta in campionato (sesta in trasferta) e fallito l’ennesima chance per avvicinarsi alla zona

Champions, ora lontana 7 punti (anche il Napoli ha superato i giallorossi). «C’è molta amarezza - continua il dg -.Abbiamo meritato la sconfitta. Stavolta c’è veramente poco da sorridere. Avevamo messo in conto gli alti e i bassi vista la giovane età dei giocatori, ma stavolta non si è visto neanche il nostro gioco».



Il nuovo passo falso della Roma ha innervosito anche Luis Enrique: «Siamo lontani dalla regolarità che ci serve. Abbiamo fallito una grande occasione per salire in classifica. Ho visto troppi errori e molti giocatori sotto il loro livello. Quando non riusciamo a trovare la profondità andiamo in difficoltà, questo non deve succedere».

Una Roma irriconoscibile, a tratti irritante che ha creato pochissimi pericoli alla porta di Pegolo (il primo tiro nello specchio è arrivato all’84’). Decisivo per la sconfitta è stato però ancora una volta Kjaer (subentrato nel secondo tempo a Juan, infortunato). Il danese è stato autore del fallo da rigore che ha portato al gol di Calaiò. «Il rigore ci è costato moltissimo – ammette Luis Enrique -. Ma non parlo dei singoli. Siamo una squadra, dobbiamo rialzarci: una volta sbaglia uno, una volta sbaglia un altro. Perché l’ho messo come punta gli ultimi minuti? Era una mossa della disperazione».

La sconfitta di Siena ha confermato il tabù della Roma che non vince di lunedì dal 1932 (Palermo-Roma 0-2) anche se Lucho non vuol cercare alibi: «Oggi siamo stati brutti e basta. Ora dobbiamo rialzarci come abbiamo già fatto in passato». Ufficiale, infine, il rinnovo contrattuale di Greco fino al 2015.