La penna degli Altri 19/01/2012 09:51

Totti-Antonioli, che ricordi

IL RITORNO -  Sabato Antonioli torna a Roma con il Cesena, un anno e mezzo dopo averla fermata in tutti i modi, con ogni parata lecita. Nella prima giornata dello scorso campionato, impose lo 0-0 ai vecchi amici, chiudendo ogni spiffero soprattutto nella ripresa, sotto la . Soprattutto contro , l’unico collega che resta della Roma campione d’Italia, che provò con qualsiasi trucco a fargli gol. Invano.

LA DIFESA -  Antonioli, Totti e la , ancora loro. Un triangolo di amore e rabbia esploso in tutta la sua passione il 14 aprile del 2001, mentre la Roma correva verso lo scudetto e inciampò sul Perugia del romanista Cosmi. Antonioli sbagliò una presa facile facile consegnando a Saudati, il centravanti avversario, il pallone dell’1-2. In quel momento, dopo mesi in cui era rimasta latente, venne fuori dal popolo della Sud la rumorosa contestazione contro il considerato, diciamo così, inadeguato al ruolo: fischi, insulti, cori. E così , che aveva segnato poco prima il gol dell’1-1, prese posizione a favore del compagno in difficoltà. Andò immediatamente sulla linea di fondo davanti alla curva, scosse le mani e urlò: «Ma che state facendo, siamo primi!». (...)

SEPARAZIONE -  Ma il rapporto tra il e l’Olimpico, già freddino, non si ricompose più, nonostante un rigore decisivo parato a Mihajlovic in un derby. Antonioli sarebbe rimasto altri due anni, alternandosi con Pelizzoli, per andare via a parametro zero nel 2003, assoldato dalla Sampdoria, con un curioso score: 102 partite, 102 gol subiti. Ma si portò via anche una medaglia indimenticabile al valore: è stato uno dei tre portieri ad aver vinto da titolare uno scudetto nella Roma, dopo i grandi Masetti e Tancredi. E’ l’iscrizione a un club d’elite che avrebbe meritato più attenzione. l’aveva capito già undici anni fa.