La penna degli Altri 22/01/2012 08:53

Sopra tutti c'è Totti. Due gol e ciao Nordahl, la Roma è in delirio



Show
Benvenuti al -Lamela show, con il Cesena imbarazzatissimo ospite d'onore. Nove minuti di calcio extraterrestre, e il 3-0 di chiude un match mai iniziato, che poi una ripresa giocata in souplesse fisserà sul definitivo 5-1. Sembra di essere a , e se gli ospiti danno una generosa mano e un guardalinee distratto ci mette del suo (De Pinto, il 2-0 di è in fuorigioco), non c'è dubbio che la Roma per la prima volta priva di sia da stropicciarsi gli occhi. C'è anche un'altra prima volta: quella di , Lamela e insieme in campionato. Formula fin qui adottata solo negli ultimi 28 minuti di coppa Italia con la undici giorni fa (da 1-0 a 3-0 con gol di Lamela e ), formula assai interessante perché velocità e qualità si sommano in un cocktail straordinario. Né Bojan, meno killer di , né il macchinoso Osvaldo c'erano in precedenza riusciti e la maglia da titolare, d'ora in avanti, dovranno sudarsela. Bojan se ne accorge subito, con un quasi intero secondo tempo nel quale al gol riesce solo ad andarci vicino.



Linguaggio
Quella che parlano e Lamela è la stessa lingua. La lingua dei fuoriclasse. Tra i due si intravede anche una specie di passaggio di testimone destinato però a materializzarsi molto in là, perché vive i suoi 35 anni con una leggerezza tale da farci pensare possa durare ancora a lungo. La sua doppietta, due destri terrificanti il primo dei quali deviato da Lauro, è figlia di altrettanti assist di Lamela, un colpo di tacco prima, un cross delizioso poi. Quindi verrà l'azione -Greco- per il 3-0 e, nella ripresa, dopo il gol di Eder in contropiede, quelli di Juan (tap in dopo incornata di tra Antonioli e palo) e , monologo a centro area e complicità del che gli restituisce il pallone sul primo tiro.



Possesso
La Roma ha la palla tra i piedi per il 73% del match, un'enormità. Gago fa con diligenza il vice ma quelli che impressionano sono e Greco. La lezione di Luis Enrique ormai l'hanno mandata tutti a memoria. Per Lamela e c'è l'uscita largamente anticipata con relative standing ovation, da brividi quella per il capitano. Resta un rimpianto per i 25 minuti che l'8 o il 15 febbraio la Roma dovrà disputare a Catania partendo da 1-1: (come ) già sostituito non potrà essere utilizzato. Riuscirà la Roma senza di lui a replicare una partenza-lampo come questa? Difficile, ma non impossibile.



Spettatori
Non paganti quelli del Cesena, con particolare riferimento all'intero reparto difensivo e al Antonioli, che in questo stadio conquistò lo scudetto con la Roma undici anni fa. Dopo gli 1-4 esterni con Atalanta e Udinese, questa batosta non modifica peraltro i programmi di Daniele Arrigoni, che risparmia a Mutu il secondo tempo. I punti salvezza vanno trovati altrove. Ma per conquistarli ci vorrà ben altro temperamento.