De Rossi e Totti «Sapevo di essere diffidato — spiega nel post-gara Capitan Futuro —, ma non me ne è fregato nulla. Era un gol troppo importante. La sospensione è stata giusta, meglio giocare i 25' che restano su un campo normale, anche se io e Totti non ci saremo». A proposito, in campo si è notato un abbraccio caloroso tra i due. De Rossi lo spiega così: «Dimostrazione del mio amore per questi colori». Il capitano se la cava con un sorriso: «Si era tolto la maglia, aveva freddo». Ma è ovvio che è sembrato un altro messaggio pro-firma. «L'ho già detto, lo ribadisco: mi auguro che Daniele resti, ma deve decidere con calma. Con lui la Roma in futuro sarà sicuramente più forte, magari dal prossimo anno ricominceremo a parlare di scudetto. E spero di esserci anch'io...».



Gli altri De Rossi e Totti non giocheranno i 25 minuti che restano di questa sfida. Quando? Dipenderà dal match con la Juventus in Coppa Italia del 24 gennaio: se passerà la Roma, si giocherà il 15 febbraio. Altrimenti, l'8. Intanto, la striscia positiva dei giallorossi potrà riprendere sabato, contro il Cesena. «E io spero di agguantare Nordahl (recordman di gol, 210, con la stessa maglia, il Milan, ndr)», annuncia Totti. Ma la Roma tutta dovrà fare meglio di così. «Troppi errori in effetti — ammette Juan —, rientreremo in campo con lo spirito del secondo tempo». Ma resteranno soli 25' da giocare. «Sufficienti — assicura Rodrigo Taddei —, ci è già capitato due volte nel recente passato, e abbiamo sempre vinto». Vero, contro Bologna l'anno scorso e Sampdoria nel 2009. E non c'è due senza tre...», chiosa il brasiliano.