La penna degli Altri 14/01/2012 11:36

Montella ex senza rancore

Rescissione, allora? Macchè: a sorpresa, nuova professione. Era il 2 luglio del 2009. Mai e poi mai Vincenzo, 105 reti e uno scudetto in versione Aeroplanino con la maglia giallorossa, quel giorno avrebbe immaginato che due anni e mezzo dopo quella mattinata di chiacchiere e buoni propositi nell’ufficio di Conti al Bernardini si sarebbe ritrovato avversario della Roma in un partita di serie A, addirittura dopo esser stato allenatore della Roma stessa. La storia è nota: dimissioni di Claudio Ranieri dopo la sconfitta in casa del , promozione immediata di Montella dai Giovanissimi alla prima squadra. Era il 21 febbraio dello scorso anno. I risultati ottenuti sulla panchina giallorossa non gli sono valsi la conferma a Trigoria ma, con la chiamata del Catania, la promozione nel calcio più importante. E stasera al Massimino sarà faccia a faccia con Luis Enrique, il suo successore a Trigoria. «Rimanere alla Roma sarebbe stata la scelta peggiore per me. Andare via è stato un bene», ha detto ieri Montella. «Probabilmente sarebbe stato difficile dire di no, l’ho già detto con franchezza a tutti, ma al tempo stesso credo che andar via sia stato un bene», ha spiegato.[...]

Tra le sue perle, la vittoria nel derby con la doppietta di , autore anche dei gol-partita nella trasferta di Udine. La nuova Roma, quella di Baldini & , ha pensato a lungo ad una sua conferma, ma tutto è svanito nel momento in cui la Roma non è riuscita a centrare la qualificazione alla zona . Non (solo) per demerito di Montella, ovviamente, ma - come si sa - si è voluto dare un taglio netto con il passato. «L’esperienza sulla panchina della Roma è stata comunque positiva, è stato un buon esordio da tecnico in A che mi ha consentito di farmi notare: è arrivato il Catania e non poteva andarmi meglio, l’ho già detto e lo ripeto alla vigilia di questa partita». E ancora. «Non vivo questa gara in maniera diversa, forse se avessimo giocato all’Olimpico sarebbe stato differente. Penso alla mia squadra ed alla partita, studiando gli avversari. Forse ho un piccolo vantaggio: li conosco, meglio dal punto di vista tecnico e bene anche caratterialmente. La Roma ha un’identità precisa, merito anche dell’allenatore: sono pericolosissimi e bravi a lavorare sull’asse centrale. ? E’ in gran forma, gli dirò di riposarsi un po’...». [...]