La penna degli Altri 27/01/2012 09:26

Luis ordina: Dimenticare la Juve



La fiducia nel gruppo è intatta e il discorso, breve ma molto chiaro, è stato apprezzato dai giocatori.

Poi, ovviamente, il tecnico ha fatto i suoi rilievi su ciò che non ha funzionato a Torino, ma si è trattato solo di appunti a livello tecnico e tattico, non certo sull’atteggiamento o sulla volontà dimostrata da parte dei

calciatori. Un discorso ben diverso, per intenderci, da quello che invece l’allenatore aveva fatto alla squadra dopo la partita di Catania. In quell’ora di gioco, infatti, i suoi non gli erano affatto piaciuti e non ne aveva fatto mistero alla ripresa degli allenamenti. La sua abitudine è quella di non parlare mai alla squadra a caldo, appena terminata la partita, anche perché in quei momenti l’adrenalina è ancora alta tra i calciatori. A caldo Luis Enrique si confronta solo con i dirigenti, lascia scaricare la tensione, magari anche concedendo un giorno di riposo, come ha fatto in questo caso proprio perché fin dall’immediato post-partita della gara contro la aveva percepito come tutti i giocatori avessero accusato duramente il colpo.



Certo, non saranno bastate le parole del tecnico per risollevare il morale immediatamente, anche perché

tutti in casa Roma tenevano molto alla Coppa Italia, cioè a quella che era l’ultima possibilità rimasta di concludere la stagione con un trofeo in bacheca dopo l’eliminazione dall’Europa League. L’appuntamento con eventuali trofei è rimandato, ma anche questo non può essere considerato un dramma. La Roma sta costruendo la squadra dei prossimi anni, quella che un giorno potrà puntare decisamente a vincere qualcosa d’importante. Il tecnico la sta costruendo giorno dopo giorno, partita dopo partita ed è fatale che anche qualche sconfitta faccia parte di un naturale percorso di crescita. Proprio per questo una partita andata male non può cambiare nulla. Come ha detto Luis Enrique ieri a tutta la squadra.