La penna degli Altri 24/01/2012 08:48

Luis Enrique ci crede «Noi i primi a batterli...»



Alla pari Come si dice da queste parti, Luis Enrique se la sente calda. E in generale, è tutta la Roma che si sente pronta al grande salto. «La non ha mai perso quest'anno. Per noi — racconta l'allenatore asturiano — è una motivazione incredibile pensare di essere i primi a batterla. Non c'è stimolo maggiore per affrontare questa sfida». La Roma ha tutte le carte in regola, giura Luis: «Stiamo vivendo un ottimo momento. Ho letto che Chiellini ha detto di non aver mai visto una squadra correre tanto quanto la Roma. Fantastico. Ora, ripeto, dobbiamo "soltanto" diventare regolari come loro. O come il Milan. La classifica dice che siamo ancora lontani».

Handicap La necessità di inseguire nasce dalla partenza lenta della Roma. Luis Enrique rimugina: «Peccato, davvero. L'inizio è stato duro, ci abbiamo messo qualche settimana. Anch'io avrei potuto fare meglio. Adesso ci siamo, inizio a vedere tante cose che mi piacciono, il gioco l'avevamo, ora arrivano pure i risultati. Abbiamo sempre corso e lo faremo fino alla fine, garantisco».



Confronto Tra lui e è tutto uno scambio di complimenti. «Era un calciatore di altissimo livello — dice Luis Enrique — e ora si vede la sua predisposizione al gioco. Gli ho fatto i complimenti, sta facendo un ottimo lavoro, spero non sia sufficiente a batterci». Dentro o fuori, la Roma che guarda lontano stasera si affida, ça va sans dire, a . «Magari tornasse in Nazionale, sarebbe fantastico vedere 4 o 5 dei nostri in maglia azzurra all'Europeo. Dipendesse da me, lo convocherei, ma il c.t. è Prandelli e ha l'esperienza giusta per decidere. Nel caso, comunque, non avrò paura che si stanchi».



DiBenedetto c'è Concetto allargabile alla Roma che scenderà in campo stasera, se è vero che Luis Enrique confermerà otto undicesimi della squadra che ha passeggiato con il Cesena. Unici cambi in vista: Kjaer al posto di Heinze, Simplicio per Greco e Bojan preferito a . Allo Stadium è atteso anche il presidente DiBenedetto, direttamente da Boston. , invece, resterà a casa. Ma se la Roma sarà la stessa di sabato, chi sentirà la sua mancanza?