La penna degli Altri 09/01/2012 08:34

L'avviso di De Rossi «Sto zitto sul rinnovo così evito polemiche»



Maglietta Quando Carmine Russo gli ha sventolato il sotto il naso, Francesco un po' però ci è rimasto male. Il regolamento del resto è questo, ma una maglia celebrativa vale anche il rischio di un'ammonizione. «L'idea mi è venuta in settimana con il mio parrucchiere Giorgio — La maglietta è per i tifosi, che non mi hanno mai fatto mancare il loro affetto». La dedica con ciuccio, invece, quella sul secondo rigore è per i figli, Cristian e . «Mi sa che non c'erano più abituati...». Di certo non c'era abituato Sorrentino, a cui finora non aveva mai fatto gol. E con i due di ieri sono 209 in Serie A, a -7 dal podio di Altafini e Meazza nella classifica dei marcatori di sempre e a -1 dal record di gol segnati con la stessa maglia (i 210 di Nordahl al Milan).

Elogi «Sono contento per Francesco, ora spero proprio che non si fermi più», ha detto Luis Enrique. , poco prima, lo aveva già ringraziato. Così. «La scintilla è scoccata dopo Firenze. C'erano stati dei problemi con il mister (ambientali, ndr) ed alla squadra dispiaceva. Abbiamo dimostrato di tenere a lui, così come lui tiene a noi. Ora aspettiamo a braccia aperte Osvaldo. Era al top della condizione, è un centravanti che fa reparto da solo». E anche con Baldini, le incomprensioni iniziali sembrano tutte chiuse nel cassetto. «
Con forse c'è stato qualche sbaglio d'interpretazione da parte mia — ha detto il d.g. giallorosso — ma con lui non ho mai avuto problemi personali».



Conteso Ieri, però, il cuore della gente giallorossa era rivolto anche a , l'uomo in bilico, con Real e pronti al colpaccio. «Quella con Daniele è una trattativa, ha i suoi tempi e le sue interpretazioni — dice Baldini —. Ognuno fa il meglio per la propria parte e lui per sé, cercando di sfruttare le armi negoziali. È una partita aperta, ma ha bisogno dei suoi tempi». Ieri, all'Olimpico, i tempi sono diventati applausi, quelli che gli hanno dedicato i tifosi alla sua uscita. «Ma la standing ovation non è legata al mio futuro, ma al fatto che sono uscito per la prima volta negli ultimi due anni — ha detto Daniele — Il contratto? Ho le idee chiare, ma non ne parlo. A Roma una parola di più scatenerebbe quello che non voglio scatenare». E vai con la rumba, intesa come interpretazioni. C'è chi ha dato un valore positivo a quel «ho le idee chiare», chi ha visto in quel «scatenerebbe» un principio di addio e chi, invece, pensa che se Daniele parlasse, finirebbe con il raccontare più di un retroscena sulla trattativa. Non positivo per la società. Tutte interpretazioni, è chiaro, perché solo sa la verità. «Per me l'importante è che la Roma vinca — Chiude Daniele — La squadra gioca a meraviglia e io con Luis Enrique mi trovo da Dio». Il tecnico, dal suo, assicura: «Io non ho dubbi, rimarrà qui con noi». Vai con la rumba, chissà fino a quando...