La penna degli Altri 17/01/2012 09:58
Gol e show, tutto il resto è Stoian
Più che unascesa, quella di Adrian Stoian sembra una rincorsa: a un posto in prima squadra, a una maglia da titolare e magari anche un ritorno a Roma due anni due anni e mezzo dopo lesordio allOlimpico con la Juve. Sono settimane intense per il non ancora ventunenne centrocampista di Torrente, protagonista dellexploit che fra la fine del 2011 e linizio del 2012 lha portato a una celebrità inaspettata quanto meritata. A Bari cè chi sogna possa trascinare i biancorossi nella scalata ai playoff, al momento lontani tre punti appena, lui si gode il momento con equilibrio e aspetta la prossima partita senza pressioni. Da Trigoria lo seguono con attenzione, anche perché dopo la doppietta che ha steso il Brescia e la grande prova due settimane fa a Gubbio di lui hanno cominciato ad accorgersi anche fuori da Bari, dove i tifosi già chiedono alla società di riscattarlo - il prezzo è già fissato, per prendersi laltra metà del cartellino, ancora di proprietà della Roma, serviranno trecentomila euro -, ma se continuerà come sta facendo sarà difficile che non si facciano avanti i club di A: «Ma io devo ancora crescere» si schermiva Stoian a chi gli chiedeva se a Brescia avesse giocato la sua miglior partita. Una crescita cominciata lo scorso anno a Pescara con Di Francesco (con cui ha segnato il suo primo gol fra i professionisti), nella prima stagione lontano da Roma dopo i diciotto mesi passati in Primvera e relativo squarcio di prima squadra con Spalletti.
Che il ragazzo avesse qualità importanti se nerano accorti dal primo momento che è arrivato a Trigoria, prima Alberto De Rossi che lha fatto esordire in Primavera nel 2008, poi anche Luciano Spalletti, che gli regala il debutto inA contro la Juventus, in una notte da incubo per la Roma e da sogno per lallora diciottenne centrocampista romeno. Cresciuto in una zona popolare di Craiova e cresciuto calcisticamente nella scuola di Gica Popescu, è arrivato a Roma proprio grazie al canale privilegiato instaurato con lex difensore della Romania (oltre a Stoian, a Trigoria sono passati anche Pena, Mladen e il 93 Popescu, in gol in Coppa Italia con il Cesena la scorsa settimana). Estroso, imprevedibile, Adrian colpisce per velocità e tecnica: De Rossi lo faceva giocare trequartista, con Torrente sta facendo anche lattaccante esterno, di sicuro quando ha la palla difficilmente viene fuori qualcosa di banale. Piuttosto il suo limite era la continuità nellarco dei novanta minuti: «Potrò essere contento quando giocherò unintera partita con la stessa intensità» ha detto dopo la gara con il Brescia. Ci è riuscito sabato a Varese, quando è arrivato anche il terzo gol stagionale in campionato. Daltra parte, se leggenda vuole che il suo biglietto da visita sia stato un tunnel a Totti in allenamento, da lui è lecito aspettarsi di tutto.