La penna degli Altri 15/01/2012 09:42
De Rossi: «Niente accordo, poi vi spiego»
Amori e distanze «Non era un campo adatto, né a noi né al Catania», gli fa eco De Rossi, che poi affronta la questione contratto: «Non si è trovato un accordo, non so quanto ci vorrà, spero poco. Ho le idee chiare, il mio sogno resta vincere con la Roma, l'amore è grande e questo ha un significato quando si discute un rinnovo. Non mi piace che questa storia diventi una telenovela, la parola fine la metteremo quando sarà reso pubblico quello su cui stiamo lavorando. Allora spiegherò tutto ai tifosi. Spalletti sostiene che rimarrò se ci sarà un progetto vincente? Nessun altro allenatore mi conosce come lui». L'impressione è che il ragazzo si sia convinto a firmare, ma le parti siano ancora distanti sul valore della clausola rescissoria. De Rossi e Totti, sostituiti prima dello stop, non giocheranno i 25' che restano di Catania-Roma. «Li ho levati perché rischiavano di infortunarsi: Totti era alla terza partita in pochi giorni, De Rossi aveva qualche problema fisico», spiega Luis Enrique. Che aggiunge: «Siamo stati fortunati, nell'intervallo ho detto ai ragazzi che così non avremmo mai vinto».
Rammarico Si sentiva la vittoria in tasca Antonino Pulvirenti, presidente di un Catania vittima del proprio stadio. «Il Massimino è un impianto inadeguato tuona . Questa serata mostra a tutti l'esigenza di uno stadio nuovo. Catania non merita un impianto così, rinnovo il mio appello alle istituzioni perché si trovi in fretta una soluzione. Sospensione giusta, è un peccato perché stavamo dominando». E poi Vincenzo Montella: «Giusto fermarsi, non c'era più spettacolo. Fino a quel punto, avevamo creato tantissimo. Siamo stati bravi a pressare alti la Roma e a ripartire». Tutto inutile, però.