La penna degli Altri 02/01/2012 08:45
Borriello-Juve. adesso è fatta
ST. MORITZ - Al tavolo decisivo, in un albergo milanese, siedono il dirigente bianconero, lad della Roma Claudio Fenucci, il ds giallorosso Walter Sabatini e lagente dellattaccante Tiberio Cavalleri. La trattativa è già impostata, restano i dettagli, così alle firme si arriva in tempi brevi: la Juve versa 500 mila euro per il prestito oneroso, mentre il prezzo del riscatto per lacquisizione a titolo definitivo viene fissato in 7,5 milioni. Mentre Marotta chiama Paratici, prima di imboccare lautostrada per Genova e raggiungere la famiglia per festeggiare Capodanno, Cavalleri telefona a Borriello che si trova St. Moritz con amici. Lesito scontato dellincontro non scalfisce lentusiasmo dellattaccante, stanco di racimolare ritagli alla Roma e deciso a ripagare la fiducia bianconera: «Sono felice, non vedo lora di cominciare» le sue prime parole.Costo: 500mila euro per il prestito oneroso poi per lacquisizione a titolo definitivo verranno versati altri 7,5 milioni di euro (...)
BASI - Marotta sorride, è un grande estimatore di Borriello: lha portato alla Sampdoria undici anni fa, quandera un giovane di belle speranze, e lha cercato nellestate 2010, appena arrivato alla Juventus. Non riuscì ad ingaggiarlo, ebbe buon gioco la Roma, ma sedici mesi dopo raggiunge lobiettivo. (...)
INTRECCI - La Roma è disposta a cedere Pizarro, estraneo al progetto di Luis Enrique, e lui è attratto dalla Juve: forse la società bianconera aspetta la certezza di Caceres, perché se dovesse clamorosamente sfumare luruguaiano rimarrebbe un posto da extracomunitario, consentendo un rilancio su Fredy Guarin del Porto. Intrecci fascinosi - anche perché il colombiano, come Palombo, piace alla Roma - che potrebbero dipanarsi già a metà della prossima settimana, quando il futuro di Caceres sarà più chiaro (la Juve potrebbe impegnarsi a riscattarlo in caso di qualificazione alla Champions) e quando giallorossi e bianconeri si rivedranno per Pizarro. Non per Marco Cassetti: il nome al tavolo è spuntato, ma a Torino giurano di non essere interessati.