La penna degli Altri 15/12/2011 09:26

Totti: "Voglio andare via...anzi no"



Si presenta ai microfoni di Sky Sport 24 il . Sorride un po’, parla del gruppo, del campionato, di Buffon e del mancato cucchiaio. Ma poi, quando l’intervista sta per finire, lancia il sasso. E, come sempre, non nasconde la mano: «Se ho mai pensato di cambiare aria e andare via dalla Roma? Sì, soprattutto ultimamente. E se le cose continuano in questo verso continuerò a pensarci...». Uno sfogo? Forse. Sicuramente una presa di posizione. E il racconto, a modo suo - cioè senza giri di parole - di quello che non gli è andato giù: ha sbagliato il rigore e se ne assume la responsabilità («se avessi fatto gol avremmo vinto») ma poi certe critiche, addirittura insulti per strada nei pressi di casa sua da parte di tifosi o presunti tali (magari neanche romanisti), non può e non vuole dimenticarle. C’è chi l’ha accusato persino di scarsa professionalità: «Se il problema della Roma sono io, come ho sentito, ci penserò - ha aggiunto - Non è che non senta la tifoseria più vicina, mi dispiace solo sentire certe cose dai tifosi romanisti nei miei confronti».




ha parlato, come detto, anche di altro. A 360 gradi: «Il rigore contro la
è stato un piccolo passo falso: se avessi segnato credo che avremmo vinto e sarebbe cambiata la partita. Ho pensato a fare il cucchiaio, ma per rispetto di Buffon non l’ho fatto. A pensarci bene forse sarebbe stato meglio. Avevamo affrontato a viso aperto la squadra più forte del campionato. Mi spiace, per me, per i tifosi e per tutto quello che ho sentito in giro. Io cerco sempre di dare il massimo. Alla fine usciremo anche da questa situazione». La sensazione di , comunque, è quella «di remare tutti sulla stessa direzione, poi vediamo cosa ci dirà il futuro. La squadra è compatta e unita. Ha l’unico obiettivo di fare bene davanti ai tifosi. È normale che quando i risultati non arrivano purtroppo le cose cambino, ma vogliamo rimanere uniti, sia verso l’allenatore che verso la società. Cercheremo di dare il massimo tutte le domeniche». A cominciare dalla prossima in casa del , in cui spera di partire nuovamente al centro dell’attacco della Roma: «Giocando più vicino alla porta ho più occasioni da gol. Spero di partire e segnare già domenica: mi sono quasi dimenticato come si esulta...». Domenica mancherà una settimana a Natale e quando gli viene chiesto cosa abbia scritto nella lettera a Babbo Natale, il risponde: «Non lo dico, speriamo però mi porti quel che ho chiesto... In caso lo vedrete».




Non solo . Ai microfoni di Sky è arrivato anche
: «Il nostro problema, e in questo ci somigliamo - ha detto riferendosi a se stesso e al - è che noi dovremmo fare i professionisti e non sentire nessuno, mettendoci un gradino più in alto rispetto a chi ci critica, spesso per motivi prevenuti. Invece siamo di Roma e sentiamo tutti. Dopo quel rigore ho letto cose assurde: allusioni che, dopo quello che Francesco ha fatto per la Roma, non dovrebbero esistere nemmeno se buttasse il pallone nella propria porta con le mani. Questa amarezza si aggiunge a quella naturale che prova chiunque sbagli un rigore». ha poi parlato di squadra e di rapporti con la proprietà: «Il gruppo lo plasmano allenatore e società - ha sottolineato - Noi, a differenza di quanto si possa credere da fuori, non abbiamo poteri particolari. Comandiamo molto meno di quanto si pensi: siamo due che hanno dato tantissimo alla maglia, lui da vent’anni, io da un po’ meno, e ci mettiamo in prima linea se servono consigli o se bisogna prendersi responsabiltità. Ma non plasmiamo nessuno. Parlo per me, ma credo di interpretare anche il pensiero di ». Inevitabile la domanda sul contratto: «Il mio futuro prossimo è sicuramente a Roma. Del resto non parliamo, stasera (ieri, ndr) è una serata di festa».




Sulle frasi del è intervenuto poi anche : «Sono contro la calma piatta, mi piace quando qualcuno parla del proprio stato d’animo. Lui ha fatto bene a dire quello che pensa, è rimasto ferito per alcune cose ma mi fa piacere che sia stato sincero. Sarà ancora più stimolato. - ha giurato il ds - non andrà mai via. La Roma è eterna, come lui. La luce sui tetti di Roma insiste».Punto e a capo.

ha parlato poi del futuro della Roma: « «Reagiremo e faremo risultati importanti, ne sono certo. ? Stiamo lavorando in maniera serrata. Vogliamo costruire questo contratto e vogliamo dargli il futuro che merita. Dobbiamo essere pronti a cogliere anche lo stato d’animo di un ragazzo molto particolare che vuole misurarsi in qualsiasi latitudine. Siamo e dobbiamo essere molto sereni. Faremo il possibile perché il suo futuro sia qui fino alla fine».




GLI ALTRI - Le parole di e hanno, inevitabilmente, messo in ombra quello che è stato il resto della serata. Una notte di festa, in uno dei musei più belli di Roma, con squadra, staff e dirigenti al gran completo. Mancavano solo Burdisso infortunato, Curci con la febbre e Osvaldo chel clima è stato sereno e di festa e anche il nuovo membro del Cda Mark Pannes è rimasto colpito e soddisfatto dall’ambiente romanista: «La Roma - le sue parole dal palco - è un tesoro. Vogliamo competere ad alto livello ed essere uno dei migliori club del mondo». Tra i più attivi, come foto sui social network dimostrano, i due spagnoli Bojan e José Angel, tra i primi ad arrivare: «A - le parole dell’ex attaccante del - ci aspetta una partita difficile contro una squadra grande, stiamo bene e vogliamo fare bene». Alla sfida del San Paolo è rivolto anche il pensiero di Leandro Greco: «Siamo un gruppo nuovo con tanti giovani e un allenatore nuovo. E’ normale avere questi alti e bassi. Speriamo di continuare a fare prestazioni come quelle di lunedì». Di futuro non ha voluto parlare Marco Borriello: «Sono molto sereno anche se sto giocando poco. Sono certo che arriveranno momenti migliori e tornerà a splendere il sole. Se resterò alla Roma? Lo scopriremo solo vivendo». Il discorso vale per lui, per e, inaspettatamente, anche per . La Storia della Roma messa in discussione. Anche se, lasciando il Maxxi, è stato Lui a voler sgonfiare il caso: «Se resto alla Roma? Certo. Le mie parole sono state interpretate male».