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La penna degli Altri 03/12/2011 10:17

Sotto pressione

I due tecnici hanno usato approcci opposti per curare problemi simili. Il condottiero viola si è chiuso in ritiro da giovedì con i suoi e ieri è stato raggiunto dal patron Andrea Della Valle: il club ha speso gli ultimi giorni a multare i vari giocatori coinvolti in «bravate». Cerci è out, i fantasmi per Luis Enrique hanno le facce di Gilardino e del recuperato Jovetic. L’allenatore spagnolo, dopo l’esclusione di Osvaldo sulla quale non intende tornare indietro, è stato più morbido rispetto a Rossi con i suoi giocatori: ha annullato la seduta di allenamento di mercoledì. La sera prima la squadra si è riunita a cena al completo. Senza di lui. Luis Enrique è più solo e meno sereno rispetto all’inizio della stagione. Qualche segnale di insubordinazione, il nervosismo testimoniato dal caso Osvaldo-Lamela, la reazione scettica del gruppo alla sua scelta di escludere l’argentino a Firenze, il malumore crescente dell’ambiente: tante situazioni che hanno aumentato il peso sulle spalle di Luis Enrique. Come se non fosse già abbastanza: «Il progetto è basato quasi tutto su di lui» ha ricordato .

E se dovesse andare male domani? Apriti cielo. Il processo a Luis Enrique sarebbe ancora più aspro. La società continuerà a proteggerlo, in caso estremo sarebbe lo spagnolo a farsi da parte. Oggi, intanto, è chiamato alle prime scelte anti-viola con la lista dei convocati: oltre a Burdisso, Kjaer, Rosi, Pizarro e rischia di restare fuori Cassetti che ieri non si è allenato per un problema al tendine. . In pratica mezza difesa è fuori, due tra Perrotta, Taddei e Josè Angel dovranno occuparsi delle fasce, Heinze-Juan unica possibile coppia in mezzo. A centrocampo c’è il dubbio sulla posizione di , i nodi più intricati riguardano l’attacco: e Borriello sono disponibili ma non al top, Lamela frastornato, Bojan l’unico sicuro di un posto. Oggi torna a Roma DiBenedetto in vista della gara di Firenze (sarà in tribuna) e del cda della prossima settimana che ratificherà i contratti firmati da Baldini e (ieri), rispettivamente un quadriennale da 600mila euro e un triennale da 400mila, e convocherà l’assemblea di gennaio per l’aumento di capitale da 50 milioni di euro. Soldi freschi per rimettere a posto un bilancio disastrato. 

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