La penna degli Altri 12/12/2011 08:19

Roma-Juve, esame incrociato

Ma otto anni fa era un’altra Roma e soprattutto un’altra , due squadre che stasera si ritroveranno di fronte in momenti diametralmente opposti. I bianconeri viaggiano col vento in poppa, vengono da una striscia di successi importanti che l’hanno lanciata in vetta al campionato: un primato accantonato per un attimo ieri col sorpasso dell’Udinese aspettando il match di questa sera appunto. La non perde una partita di campionato dallo scorso 15 maggio e se è l’unica squadra della serie A ancora imbattuta un motivo pure ci sarà. ha trovato l’alchimia giusta e non solo dal punto di vista del gioco: è tornato sui suoi passi su alcune scelte iniziali (l’improbabile modulo 4-2-4 e l’utilità di Marchisio) e si è saputo adattare al materiale che ha trovato e lo ha fatto rendere al meglio.Esattamente il contrario di Luis Enrique piombato a Roma con le stigmate del , con una squadra tutta nuova, un mercato fatto di undici acquisti, ma soprattutto senza quella elasticità mentale forse necessaria per far breccia nel calcio italiano. Probabilmente in un altro contesto (o nel recente passato), il tecnico sarebbe stato esonerato subito dopo l’uscita dall’Europa League con il Bratislava, o dopo i primi capitomboli in campionato. Così non è stato e la società ha fatto giustamente quadrato attorno all’idea nella quale credeva e crede tutt’ora.

Così all’insegna del «nuovo progetto» tutta la piazza giallorossa ha concesso credito a Baldini & Co., lasciando lavorare con serenità il tecnico a Trigoria. Ma la fiducia non è eterna e le due sconfitte consecutive con Udinese e hanno minato seriamente la serenità della tifoseria. E se stasera contro la non sarà un’ultima chiamata, l’allenatore e la sua «creatura» si giocano molto, se non tutto, in fatto di credibilità. Serve un segnale per far capire al mondo che la Roma è viva. Stasera è vietato sbagliare anche perché domenica si va a : e non sarà una passeggiata di salute.