La penna degli Altri 14/12/2011 09:54
Luis Enrique allitaliana
A cosa si deve questo nuovo Luis Enrique? La situazione contingente ha avuto il suo peso, così come i diversi confronti tecnici con il ds Sabatini nei giorni successivi alla sconfitta di Firenze. Il Lucho più italiano e meno spagnolo è piaciuto ai dirigenti e gli stessi giocatori si sono ritrovati nel nuovo spartito. Aspettando conferme negli ultimi esami dellanno a Napoli e Bologna, la gara con la Juve ha restituito una certezza allallenatore: la squadra, o almeno la «sua» squadra, è con lui. E stavolta la reazione rabbiosa di Osvaldo al cambio viene considerata positiva: già perdonato da Luis Enrique, la società ha deciso di non multarlo. Lo spogliatoio ha apprezzato le «concessioni» del tecnico sugli orari degli allenamenti nello scorso weekend. In vista di Napoli, unaltra novità assoluta: la Roma non farà il ritiro e partirà direttamente domenica mattina.
Unusanza spagnola che Luis Enrique vuole riproporre per le trasferte serali in città vicine. La formazione è cambiata ancora (mai la stessa in 16 partite) ma la linea di demarcazione tra potenziali titolari e scartati è sempre più netta. Della vecchia guardia si salvano Totti, De Rossi, Greco (in trattativa per il rinnovo) e il redivivo Taddei, mentre per gli altri la panchina o la tribuna stanno diventando un abitudine: con la Juve accanto a Luis Enrique non era seduto nessun nuovo acquisto, Viviani era in campo, mentre Perrotta e Simplicio stavano a guardare. Qualcosa vorrà pur dire. Lintenzione della società è proprio quella di tagliare gli esuberi a gennaio. Cicinho si candida: «Voglio andare via - ha detto lunedì ai giornalisti brasiliani - non so se tornerò in Brasile ma sono stufo di molte cose. Per i giocatori fuori ruolo impiegati al posto mio? Esatto». Il Corinthians lo riporterebbe in patria, la Roma è pronta a spalancargli la porta. Come a Borriello, tentato da un ritorno al Genoa, e a Simplicio e Cassetti cercati dal Parma. Ieri Sabatini è volato a Milano per una serie di incontri di mercato. La caccia a due difensori e un centrocampista è entrata nel vivo. Ma prima bisogna vendere.