La penna degli Altri 23/12/2011 08:31
Le scelte vincenti di Lucho
EMOZIONE - Ma la nuova Roma ha fatto anche di più, a Bologna, in una serata di freddo fuori e fiamme dentro: ha trasmesso una sensazione di compiutezza che fa gonfiare il petto al suo popolo. La traduzione di questo meccanismo psicologico è nelle parole di un avversario speciale, Marco Di Vaio, romano e tifoso laziale: «Raramente avevo visto una squadra dominare in questo modo» . (...)
IL CAPITANO - Punto primo: Francesco Totti. Contro la Fiorentina laveva lasciato in panchina perché non lo vedeva pronto; nella settimana successiva gli ha parlato, lo ha stimolato, lo ha responsabilizzato.(...) La differenza aritmetica è a conti fatti spaventosa: con Totti in campo la Roma ha conquistato 18 punti in 9 partite, due punti per volta, perdendo con molta sfortuna solo contro il Cagliari; senza Totti, sono arrivati 6 punti in 7 partite, media 0,85, con addirittura 5 sconfitte.
LA GESTIONE DEI MALANNI - E stato determinante Totti, certo. Ma è stato bravo Luis Enrique a convincerlo ad accettare il ruolo di centravanti finto, frenandolo quando era determinato a rientrare in fretta dallinfortunio. Ha preferito sacrificare le partite di Udine e Firenze pur di non compromettere la stagione del suo giocatore migliore. I due ora si intendono con uno sguardo (...). La gestione dei recuperi è uno dei meriti che lo spogliatoio riconosce al capo: niente è forzato, chi non è al top resta a casa. E successo con Lamela, Juan, Greco, Simplicio, adesso Pizarro. Nessuno è indispensabile «perché il singolo gioca in un gruppo e il gruppo viene prima di tutti» .
LINTENSITA - Luis Enrique lavora sullaspetto comportamentale anche quando prepara tatticamente le partite. La mossa tattica di allargare Osvaldo e Lamela, con Totti in mezzo, funziona perché gli interpreti hanno deciso di farla funzionare. Essendo stato un calciatore importante, Luis Enrique riconosce la qualità. Ma cerca di metterla al servizio dellinteresse comune. Per questo pretende che tutti collaborino alla fase difensiva e alla fase offensiva: a Bologna la Roma ha fatto quasi il 70 per cento del possesso palla avendo in campo contemporaneamente Totti, Osvaldo, Lamela, Pjanic e Simplicio. (...)
OSSATURA - Laltra vittoria di Luis Enrique è aver restituito alla Roma, intesa come società, giocatori che sembravano (s)finiti dalle logoranti stagioni passate: ad esempio Juan e Taddei, passati in poche settimane da esclusi a pilastri, ma anche Simplicio, sulla cui valutazione lallenatore si era sbagliato e si è corretto. Risultato: dopo mesi di laboratorio, adesso esiste una squadra base. Tra Napoli e Bologna, tra domenica e mercoledì, soltanto Pjanic ha ritrovato posto tra i titolari. Il resto non è stato toccato, a costo di pagare dazio alla stanchezza, perché la Roma giusta,(...), è questa qui.