La penna degli Altri 05/12/2011 09:39

Jovetic show, la Roma affonda



La Roma ha chiuso la partita in 8 contro 11 e deve ringraziare la , comprensiva e a tratti misericordiosa, se non è stata sepolta con altri gol. Sul Franchi, finalmente in festa, ha lasciato la più brutta immagine della sua stagione fallimentare. Non è mai stata in partita, non ha mai cercato di capire come doveva attaccare e soprattutto difendersi, il suo gioco è stato ancora una volta di una superficialità inaccettabile. La Roma ha trasformato il possesso palla da mezzo a fine, da strategia a scopo ultimo. Tenere palla, mostrare agli altri quanto siamo belli, quanto siamo bravi, quanto siamo nel futuro, ma il tiro? La ricerca della porta avversaria? Il tiene palla, però segna a valanga.(...). E’ come se per mettere su casa, Luis Enrique abbia pensato prima all’arredamento e poi alle fondamenta, alle mura e al tetto.

TOTTI FUORI - L’emblema di questo calcio è stata l’azione di Perrotta (che una volta viveva per attaccare l’area avversaria e ieri non lo ha mai fatto) al 5' del secondo tempo: alla fine di una serie di scambi si è ritrovato con la palla al piede al limite dell’area, con una marcatura un po’ staccata e invece di concludere ha cercato l’assist a favore di...Boruc. Ci sentiamo però di condividere una scelta di Luis Enrique: se aveva deciso di portare in panchina, è stato giusto lasciarlo lì fino alla fine. Che c’entra il capitano con questa squadra, con questo calcio? Parlano lingue diverse: prende palla con le spalle alla porta e, con un lancio di 40 metri, sparecchia la difesa avversaria per mandare il compagno in porta. Il calcio che lo spagnolo forse non conosce e che comunque disdegna.

 

GRANDE JOVETIC - Il Disastro della Roma non deve far passare in secondo piano il Trionfo della che ha giocato una partita senza errori, favorita, come si è capito, dagli avversari. Per la seconda volta in questa stagione (la prima col Parma) ha segnato tre gol e in tutt’e due le occasioni Jovetic è stato fondamentale (...) Il montenegrino ha restituito colore e speranza alla sua squadra, ma anche altri hanno contribuito al pomeriggio festoso. Vargas, per esempio, riapparso ai suoi livelli, e poi Montolivo che potrebbe spiegare ai palleggiatori della Roma come vanno sfruttate certe qualità. C’è stato spazio anche per un tocco finale da libro Cuore: quando Damato ha fischiato il secondo rigore per i viola (era da febbraio che la non ne aveva uno a favore), il rigorista Jovetic ha portato la palla a Silva e gli ha detto di batterlo. Così El Tanque ha segnato il suo primo gol in Serie A.