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La penna degli Altri 29/12/2011 09:38

Io invece parlo di ciò che ho visto: Lazio-Inter

Basterebbe questo per imbastire discorsi seri e importanti. Oggi "gole profonde" raccontanto fatti clamorosi tutti da verificare e citano partite disputate. E i telegiornali delle tv private fanno scorrere le immagini sui dubbi e gli "errori " commessi in campo da questo o quel giocatore. Si sbizzarriscono fantasie su semplici sospetti. E allora, prima che sia pronunciata la comoda parola "prescrizione", che tuttavia non è servita a placare gli animi rancorosi di calciopoli riuniti intorno al tavolo della pace (più opportuno chiamarlo della stravaganza), aspettiamo che la giustizia apra gli occhi. L’indecenza sportiva di quel Lazio-Inter non si regge su voci o congetture. Si trattò di uno scandalo al sole. E che giro di scommesse, lecite o illecite, si ebbe su quell’incontro? Non si era mai vista in alcuna parte del mondo una tifoseria di casa, incitare gli avversari alla vittoria. E che dire di giocatori ossequienti intenti a soddisfare i calcoli degli aquilotti sugli spalti, desiderosi di perdere pur di per erigere ostacoli sulla corsa della Roma verso lo sudetto? Un’inchiesta ci sta ora, e ci sarebbe stata bene allora. Altro che confessioni e supposizioni. La cosa lì fu palese e dichiarata. In omaggio ad un minimo di coerenza, anche quel 2 maggio avrebbe dovuto finire nel mirino dell’Ufficio Inchieste. Si ha invece la sgradevole sensazione che l’episodio sia stato considerato un simpatico momento di goliardìa.