Aveva dunque ragione il mister quando affermava che non bisognava avere fretta perché i risultati avrebbero premiato la Roma e i suoi tantissimi tifosi? Se dobbiamo dar retta alle ultime partite non c'è dubbio: la risposta è sì. Ma è anche vero che Lucho ha cambiato modo di pensare. Ha ascoltato la voce delle critiche, si è reso conto della lentezza esasperata della manovra e ha impresso al modulo un ritmo assolutamente più congruo per il campionato italiano. Quindi, dove potrà arrivare questa «nuova» squadra? I tifosi più avidi se lo chiedono con insistenza. Però sarà bene accontentarsi degli ultimi (grandi) progressi e sperare che, quando riprenderà il cammino dopo le feste natalizie, non si ricominci da capo con i vecchi ritornelli.

Per la Lazio, invece, non sarà un Natale felicissimo. Certo, se a settembre qualcuno avesse pronosticato un posto così in alto in classifica, tutti avrebbero messo la firma. Ma siccome l'appetito vien mangiando, ora fa rabbia che la squadra di Reja debba perdere così tanti punti quando gioca in casa. Il mister dovrà studiare questo mistero, affinché nel nuovo anno tali battute d'arresto non abbiano più a ripetersi. La Champions League si raggiunge solo inanellando una lunga serie di risultati positivi.