La penna degli Altri 23/12/2011 08:38
Ha voluto Osvaldo. Ha avuto ragione
Lattaccante lancia la sfida a Batistuta, tra reti ed esultanze
passato tra quattro squadre e soli 8 gol in serie A, per poter credere alla scelta dellallenatore, che su indicazione dellamico De La Pena aveva deciso di portare via «Dani» dallEspanyol. Invece aveva ragione Luis Enrique. Osvaldo marcia al ritmo di un grande realizzatore: «Mi hanno pagato 15 milioni più bonus, ma forse valgo di più» aveva avvisato. (...)
SETTE IN SETTE - Ci sono attaccanti che segnano triplette e poi si addormentano per molte settimane. Osvaldo no, è chirurgico: sette gol in sette partite diverse. In realtà erano otto, perché la rovesciata impossibile con cui aveva spento le speranze del Lecce era giusta ma ha trovato il guardalinee sbagliato. In pratica in 14 partite e mezzo di Roma ha segnato quanto aveva fatto in due anni e mezzo tra Fiorentina e Bologna, tra il 2007 e il gennaio 2010. «Sono felice, sta andando tutto bene (...) ora devo continuare così. Sono convinto che la Roma possa arrivare molto lontano: se giochiamo come a Bologna, sarà difficile perdere le partite...» .
SPIETATO - Attaccante chirurgico e attaccante spietato, persino feroce nella sua arroganza calcistica. Stile Batistuta, il modello che sta ammirando e insieme imitando giorno e giorno: dopo sedici giornate di Roma, Batistuta aveva segnato quattro gol in più (11); e a fine anno avrebbe vinto lo scudetto a quota 20. Osvaldo è quasi in media e ha lanciato la sua sfida. Lo dimostrano le camaleontiche esultanze, spesso irridenti nei confronti degli avversari. Soprattutto se noti. Il ragazzo è incapace di perdonare le sue vecchie squadre: ha colpito lAtalanta, il primo club che lo aveva ospitato dallArgentina, facendolo piangere per la neve e la solitudine nel giorno del ventesimo compleanno (12 gennaio 2006); ha fatto gol il Lecce, anche se non glielhanno convalidato; mercoledì ha ferito anche il Bologna, che laveva abbandonato quando si era convinto di non poterlo adeguatamente stimolare. «Colpa mia, non ero maturo» dice adesso Osvaldo. (...)
SODDISFAZIONE - Proprio lindole focosa aveva fatto venire qualche dubbio, in estate, ai dirigenti della Roma, che si erano lanciati su Nilmar del Villarreal. Fenucci, in particolare, aveva dovuto gestire lOsvaldo immaturo a Lecce, quindi sapeva di trovarsi di fronte un ragazzo imprevedibile. Ma delle qualità tecniche nessuno dubitava. Quello che ha sorpreso tutti, a Trigoria, è stata lapplicazione tattica, il sacrificio negli allenamenti e nel lavoro. Luis Enrique già conosceva la versione catalana di «Dani» , (...)
CHE ANNO - A Bologna, per il gol e non solo, Osvaldo ha concluso il suo 2011 indimenticabile: 14 gol in 27 partite di campionato, distribuiti con perfetto spirito di servizio a Espanyol e Roma. In più, da oriundo integrato, si è guadagnato la nazionale italiana, dove ha ritrovato lallenatore che lo aveva scartato alla Fiorentina: Cesare Prandelli. E proprio vero che cambiare idea è un segnale di intelligenza.