La penna degli Altri 09/12/2011 09:35

Daniel, irascibile ribelle che piace tanto ai tifosi

Il refrain popolare è già partito nelle radio locali, a dimostrazione del fatto che la decisione da parte della società di escludere l’argentino dalla trasferta di Firenze potrebbe rivelarsi un boomerang. Da punito e colpevole a eroe, il passo è breve. Anche perché nella Roma dei bravi ragazzi, dei giovani che dopo una batosta come quella di domenica scorsa corrono a casa per regalare uno stucchevole Forza Roma su o che quotidianamente raccontano sui social networks ogni loro emozione o sospiro della giornata, l’uomo che rompe gli schemi affascina la folla. C’è dunque da scommettere che qualora dovesse scendere in campo contro la – il dubbio è lecito viste le prove effettuate ieri in allenamento da Luis Enrique - Osvaldo sarà, insieme a e , il calciatore più osannato dallo stadio. Perché? Semplice: il personaggio che si ribella, litiga, cerca il confronto a tutti i costi - a volte anche sbagliando ed esagerando come nel caso dell’ex Espanyol - affascina il tifoso. Osvaldo non è nuovo a questo tipo di comportamenti: la sua reazione nel ritiro estivo del a Sestola, il 25 luglio del 2009, ha fatto storia. Dopo aver subito un fallo da Terzi, l’attaccante si era rialzato e lo aveva aggredito.

Poi, una volta calmato dai compagni di squadra, aveva perso di nuovo la pazienza dopo uno scontro con Mingazzini che era costato al centrocampista un uno-due, stile Marvin Hagler. Vivace sì, rancoroso mai. Già, perché Osvaldo è un istintivo che magari alza un po’ troppo (e frequentemente) le mani ma non è certamente un tipo che cova astio e livore nei confronti dei compagni di squadra. E non è un caso, quindi, che sia con Mingazzini che con Lamela tutto sia finito a tavola davanti a una pizza. La sensazione che se ne ricava è che se è vero che i risultati che stentano ad arrivare hanno portato un po’ di nervosismo nella squadra, è altrettanto innegabile come la nuova Roma argentina, abbia alzato l’asticella dell’intensità, dell’impeto, della forza e del vigore, rispetto a quella brasiliana che ha caratterizzato per anni il vivere quotidiano di Trigoria. Non è solo Osvaldo ad arrabbiarsi. Ad ottobre anche Heinze e Gago avevano discusso in allenamento per un’entrata dura del difensore sull’ex Boca. Qualche giorno d’indifferenza fra i due e poi sapete com’è finita? Di nuovo tutti attorno ad un tavolo, accompagnati dalle rispettive signore, stavolta a mangiare l’asado.