La penna degli Altri 23/12/2011 08:44

Buon Natale. Calcio totale, Roma solidale. È nata una stella?

La svolta Quando è scoccata la scintilla? Lo ha svelato lui stesso mercoledì sera, riavvolgendo il nastro delle ultime due settimane. «Contro la . Quella sera abbiamo capito i nostri errori e dimostrato a tutti che è difficile batterci se giochiamo compatti, se tutti si sacrificano». Quella sera, come dice Luis Enrique, la squadra nell'emergenza si è scoperta solidale, eccola la scintilla: «Da allora attacchiamo in undici e difendiamo in undici, pressiamo alto e ripieghiamo — racconta il tecnico —, così vincere diventa molto più facile». Già, il passaggio dalla Roma solidale al calcio totale è venuto di conseguenza, «perché — ancora parole di Luis — i ragazzi hanno capito che il gruppo viene prima delle ambizioni personali». È il «noi» che prevale sull'«io», è il collettivismo cui Luis Enrique anelava dall'inizio della sua avventura. E coinvolge quasi tutti, anche chi era stato messo in un sottoscala. Taddei riciclato, Simplicio rilanciato, Juan resuscitato, sono i casi più eclatanti. Non per caso l'allenatore ha utilizzato 29 giocatori in questi primi mesi. «Non c'è una formazione definita, nemmeno in queste ultime partite — ha assicurato Luis Enrique —. Ho una rosa ampia e voglio sfruttarla. Avete visto Simplicio? Non l'ho portato nemmeno in ritiro e ora è uno dei migliori». Insomma, c'è voluto un po', ma adesso è davvero calcio associativo. «E lo hanno capito tutti, pure gli attaccanti. Anche loro ora hanno un atteggiamento diverso».

Come si cambia Anche nel cielo di è tornato il sereno. Eppure, non ha ripreso a segnare. Eppure, continua a giocare lontano dalla porta, «ma ora la manovra passa da me e se la squadra gioca con questo spirito io sono felice lo stesso» e a è stato evidente, prima, durante e dopo la partita. Quel «tutti al mare» è stata la cartolina più bella della serata. Anche nel caso di , bisogna chiedersi: cosa è cambiato dalla cena di Natale alla vittoria di ? Come è passato dal quel «posso anche andare via» al «non vado proprio da nessuna parte»? Due partite vinte hanno avuto tutto questo potere? Chissà, magari un giorno si scoprirà che , l'allenatore e i dirigenti hanno firmato un patto di ferro, di quelli «uniti per la Roma di Luis!», e da quel giorno remano tutti nella stessa direzione. Di sicuro, la Roma con Totti in campo viaggia al doppio della velocità: 18 i punti conquistati dalla squadra di Luis Enrique nelle 9 partite 5 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte disputate dal capitano, solo 6 nelle sette gare 2 successi e 5 k.o. disertate. Vorrà pur dire qualcosa, vero Luis?