La penna degli Altri 10/12/2011 09:21

Baldini ritrova l’eterna rivale



Adesso? È tornato e gli ritocca Roma-, ma non c’è più niente da combattere, perché quella che era Moggi (e Giraudo) adesso è Andrea Agnelli, Marotta, altra pasta, a Roma non c’è più Sensi. Ma i nemici non sono diventati amici. Non sono niente. Sono solo persone con cui confrontarsi, discutere, magari anche fare qualche affare (vedi Vucinic). Nulla di più. Baldini ha aperto crediti a tutti, è solo all’inizio e la linea politica sta appena decollando. Lui guarda, aspetta e poin giudicherà, per poi schierarsi pro o contro qualcuno. Il nemico vero resta Moggi, anche se non è più . Lui, Lucianone, non fa altro che stuzzicarlo, anche ora. «Se si dimettesse con Luis Enrique, sarebbe un bene per la Roma», ecco l’ultima di Moggi. Lunedì all’Olimpico i dirigenti bianconeri saranno ospitati degnamente, mentre la vecchia triade spesso era costretta a nascondersi. Con Agnelli e Marotta si potrà andare nella stessa direzione anche in Lega, pure nella questione dei diritti televisivi. Il nemico dichiarato - secondo Baldini - non è al nord, ma molto vicino casa. Baldini e gli americani vogliono combattere l’arroganza, certi toni ascoltati in Lega o durante i consigli federali. Tornato in Italia, il della Roma ha capito che tanto è cambiato nel calcio, ma certe vecchie abitudini, ovvero quelle di pensare troppo al proprio orticello e non al bene comune, non sono cambiate. Adesso il nemico è la mentalità, non gli uomini. Ma Roma- è sempre Roma-, anche senza un po’ di pepe.