La penna degli Altri 07/12/2011 08:32

Arriva Buffon, Totti sorride

Visto il recente andazzo in casa romanista, non si può dare per certa la presenza di contro la ; se i numeri (e la tradizione), però, contano qualcosa, Luis Enrique avrebbe un motivo in più per dare di nuovo fiducia al suo numero 10, alla caccia del gol perduto (non segna dal 22 maggio scorso) e del decimo regalino a Buffon. Nove, come si diceva, i gol rifilati da all’amico Gigi («Se avessi potuto scegliere un giocatore per la , avrei scelto senza dubbio . Un giocatore fantastico. Ma mi sa che ormai questo desiderio non si potrà più avverare», ha dichiarato il in una recente intervista), non tutti con Buffon tra i pali della . I primi quattro, infatti, il della Nazionale li ha beccati difendendo la porta del Parma, dal primo del novembre 1997 (Parma-Roma 0-2) a quello tricolore del 17 giugno 2001 (Roma-Parma 3-1) passando per la meravigliosa rete confezionata all’Olimpico nel marzo del 1998 (Roma-Parma 2-2) con un cucchiaione in corsa di sinistro da fuori area.

Il primo dei cinque gol di al Buffon juventino risale al dicembre del 2002 (Roma- 2-2), l’ultimo nel gennaio dello scorso anno (-Roma 1-2), su calcio di rigore. Tra l’uno e all’altro, anche la doppietta dell’Olimpico (Roma- 2-2) nel settembre del 2007. Complessivamente, ha segnato a Buffon in otto occasioni: in cinque è arrivata la vittoria, nelle rimanenti tre altrettanti pareggi. Se dovesse convincere Luis a farlo giocare, lunedì affronterebbe la per la 27esima volta in campionato: il suo bilancio parla di sei vittorie, undici pareggi e nove sconfitte, con sette reti all’attivo. Un dato singolare è che, pur avendo esordito contro la nel maggio del 1995 (Roma- 3-0), ha segnato per la prima volta ai bianconeri soltanto l’1 dicembre del 2002. E il capitano non batte la all’Olimpico addirittura dall’8 febbraio del 2004 (Roma- 4-0), la famosa partita del “quattro, zitti e a casa”. Una vita fa. Già, ma lunedì andrà in campo? Lui, a partire da ieri pomeriggio, si è messo (come al solito) a disposizione dell’allenatore, sta recuperando la miglior condizione e conta di esserci (non parte titolare dal primo ottobre) indipendentemente dalla presenza o dall’assenza di questo o quel compagno. Sedersi ancora in panchina, sarebbe - per lui - una sorpresa più grande di quella di Firenze.