La penna degli Altri 19/11/2011 10:10

Totti o Lamela Roma, è scontro di generazioni



Serve esperienza L'allenatore spagnolo lo terrà sulla corda fino all'ultimo, in ballottaggio con Erik Lamela. Il più vecchio e il più giovane della rosa. Per dirla poeticamente, si sfidano il campione che vorrebbe fermare il tempo e il campioncino che, al contrario, vorrebbe bruciarlo. Solo uno scenderà in campo dall'inizio, e il vecchio capitano è dato in leggero vantaggio. Per un paio di motivi che lo riguardano strettamente: dopo tanta attesa ha una voglia matta di giocare (assente dal 1° ottobre) e segnare (a secco dal 22 maggio); per carisma e caratteristiche fisiche è più efficace da titolare, mentre Lamela può tornare utile nella ripresa se ci sarà da spaccare la partita. E poi c'è una ragione che nasce dall'assenza di Nicolas Burdisso, che domani sarà operato dal professor Cerulli. «Una vera tragedia», l'ha definita ieri . La Roma privata di uno dei personaggi più solidi e autorevoli del suo spogliatoio, avrà bisogno nel prossimo mese — il momento decisivo della stagione — di un surplus di esperienza, carisma, voglia di vincere che i baby non sempre riescono ad assicurare. Da qui, oltre all'impiego di dal 1', il probabile rilancio del brasiliano Juan al centro della difesa, in coppia con l'argentino Heinze (perdonato da Luis Enrique, ieri i due sono stati visti ridere e scherzare): 65 anni in due, ma tanta autorevolezza e il sangue freddo di chi ne ha già viste di tutti i colori.



- A proposito, pure la vicenda legata al rinnovo contrattuale di è ancora aperta a qualsiasi esito. Ieri l'a.d.
Claudio ha ribadito a Roma Channel di «voler trovare una soluzione» e ha parlato solo di «differenze da limare». Ma il Manchester , per stessa ammissione di Roberto Mancini, non ha affatto mollato la presa, anzi sta alla finestra pronto a intervenire pesantemente. Del resto, è il primo rinforzo nella lista del Mancio per il che verrà.

Applausi La Roma e il Lecce che vedremo domani, invece, entreranno all'Olimpico per il riscaldamento con il loro della Fondazione intitolata a Gabriele Sandri. Saranno papà Giorgio e Luca Di Bartolomei, figlio di Agostino, a consegnare le maglie ai calciatori. Applausi, stavolta ci vogliono.