La penna degli Altri 08/11/2011 08:38
Svolta argentina

Ma chi è davvero Gabriel Heinze? Un difensore duro, puro e cattivo, se lo incontri la notte cambi strada. Un compagno esperto, leale e spiritoso, se te lo ritrovi in squadra te lo fai amico. Di più, se ti affidi a lui ti farà da fratello maggiore.
Cinque fratelli Ritratto di famiglia argentina trapiantata a Roma. Non è un clan, non è una banda, è più di un gruppo di amici. Sono palloni che passano, storie che si intrecciano, fratelli che si ritrovano. Heinze è il capo, il punto di riferimento, ne sa una più del diavolo, dispensa consigli, ha parole e tempi giusti, sa quando usare la carota o il bastone. Sa fare paura, se vuole. I ladri che gli hanno svaligiato casa nella notte, a Casalpalocco, si sono ben guardati dal fare rumore.
Si fosse svegliato, avrebbero passato un guaio. Nicolas Burdisso è il secondo, pure lui un bell'esempio, grande professionista, carattere forte, è quello che spesso fa la voce grossa. Gago è il fratello perfetto, mai una preoccupazione, sempre buoni voti, intelligente e giudizioso, già conosce la Roma come le sue tasche. Eppure Mourinho lo ha accusato di essere uno spione. Eppure Luis Enrique non lo voleva, ma tutti possono sbagliare. Osvaldo è il figliol prodigo, da quando è tornato è un altro. Lo ha raccontato lui stesso, a Novara, dopo il quinto gol della sua nuova vita. «Sono maturato, l'esperienza in Spagna mi è servita a crescere, non do più retta a certe cose».
Era un ribelle e un musone, ora è un adorabile rompiscatole. Un po' casinista, ma tanto talento. Se ne è accorto anche Prandelli. Lamela è l'ultimo arrivato e lo coccolano tutti, giustamente. Il piccolo di casa diventerà il più grande di tutti: lui prevede il calcio e giustamente per lui prevedono tutti un grande futuro. Con la protezione dei fratelli, crescerà più sicuro. «Ha la testa giusta per diventare un campione assicura Burdisso , ma non mettiamogli troppa pressione addosso».
Che gruppo La Roma che fu brasiliana è diventata spagnola, ha una trazione argentina e parla il castigliano. Casa Heinze-Burdisso-Gago-Osvaldo-Lamela è aperta a tutti, o almeno a chiunque ne condivida spirito, valori e lingua, appunto. Gli argentini fanno gruppo anche con gli altri. Walter Sabatini, che meglio di tutti li conosce e li apprezza, assicura: «È una splendida aggregazione, non c'è pericolo di fare gruppi e gruppetti, anzi: se questa integrazione tra giocatori esperti e giovani proseguirà, la squadra sarà a destinata a crescere tanto».
Da Bojan a Montoya Chi promette di decollare con la Roma è Bojan Krkic, che a gennaio aspetta l'arrivo dal Barcellona B del terzino Martin Montoya, già seguito l'estate scorsa. «Il progetto sta proseguendo bene dice a Sky Bojan, ormai adottato dagli argentini , dobbiamo tutti lavorare molto e il pubblico deve avere pazienza. Credo che piano piano cresceremo. Vincere lo scudetto? Sarebbe bellissimo, ma forse non ancora alla nostra portata. Pensiamo a battere il Lecce». Almeno per prendersi altri abbracci.