La penna degli Altri 25/11/2011 08:32
Spalletti: «Lo scudetto? Il Milan può solo perderlo»
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Il Milan, però, ha fatto soffrire Messi e i compagni.
«Ma, alla fine, è stato battuto in casa. Il Milan è destinato a rivincere lo scudetto. Con Ibra e Boateng i rossoneri possono smuovere le montagne. In più aggiungete i gol di Pato e il gioco di Robinho: solo loro possono perdere il campionato».
La prima rivale dei rossoneri?
«La Juve. Stadio nuovo, la famiglia Agnelli in prima fila, un allenatore che ha ricordato a tutti la storia bianconera. Una miscela perfetta. Conte è arrivato al momento giusto. Tra l'altro in mezzo c'è un giocatore che mi fa impazzire, Marchisio, l'uomo in più del calcio italiano. E Vidal ho provato a portarlo allo Zenit: un guerriero con i piedi buoni».
Il Napoli, come il suo Zenit, punta agli ottavi di Champions.
«Faccio il tifo per la squadra del presidente De Laurentiis. La vittoria contro il City rappresenta un salto di qualità e premia scelte coraggiose».
Tipo?
«Non era facile rinunciare a un idolo come Quagliarella per Cavani. Che era un talento ma che nel Palermo era una mezza riserva. Mazzarri ha avuto il merito di portare avanti scelte anche controcorrente. E ora con Lavezzi, Cavani e Hamsik ha un attacco mostruoso. Sorrido quando leggo che il Napoli cercando di andare avanti in Champions rischia di bruciare le ambizioni da scudetto. Questa è una storia tutta italiana».
Oggi c'è Udinese-Roma.
«Sono stato io a portare Di Natale a Udine. Totò poteva diventare un numero uno dei calcio italiano invece ha scelto una strada diversa. Ha scelto di diventare il simbolo di una squadra, di una città, di un piccolo mondo. Di Natale segnerà ancora valanghe di gol perché è micidiale nel girarsi, tirare e trovare "cantucci" impossibili. Auguro a Guidolin di tornare in Europa».
E la Roma?
«Importante che la piazza stia concedendo a Luis Enrique il tempo per sviluppare il suo progetto. Un segno di maturità. La Roma ha scelto di rinunciare a giocatori importanti come Vucinic e Menez convinta di aver inserito nel gruppo elementi ancora più forti. Inevitabile chiederle di lottare almeno per la Champions».
Qual è la vera Inter: quella che vola in Champions o quella che soffre in campionato?
«La squadra di Ranieri può ancora vincere lo scudetto. Forse la rosa avrebbe bisogno di una "riverniciatura" ma ci sono campioni. Se riprendono fiducia possono far tremare tutti».
Una novità piacevole?
«Seguo con curiosità il Siena di Sannino».
Come valuta da lontano le battaglie di calciopoli?
«Ci stiamo facendo male da soli. Molto male».