La penna degli Altri 23/11/2011 08:36

Sette anni dopo Capello a Trigoria

E’ stata una visita di piacere, improvvisa come l’addio del 2004: «Ho salutato dei vecchi amici» ha assicurato. Baldini e anche Tancredi, suo fedele dei portieri. Capello, in qualità di ct della nazionale inglese, era diretto a , dove ha assistito alla partita di del Manchester . E allora in giornata ha pensato di fare una capatina nel posto di lavoro che, a cavallo tra un millennio e l’altro, era stato suo. In un centro sportivo che proprio lui aveva voluto ristrutturare, ritenendolo non adeguato ai tempi. Capello ha assistito all’allenamento - anche Baldini poi è andato a - ma non ha incontrato . Nemmeno un saluto. «Non si sono incrociati» dicono a Trigoria. Perché Capello si è materializzato quando era già in campo e perché è uscito dagli spogliatoi quando Capello era già andato via. In realtà nessuno dei due aveva troppa voglia di salutare l’altro, visto che i rapporti non sono buoni. Anzi, sono proprio inesistenti.

Uno scudetto vinto insieme non basta a creare feeling. Non c’era ai tempi in cui condividevano la vita professionale, non è migliorato dopo: le punture reciproche a mezzo stampa hanno reso impossibile ogni tipo di avvicinamento. Dalla rottura creata dal passaggio di Capello alla , i due si erano confrontati solo sui campi di calcio. Salutandosi con freddezza, come normali avversari. Niente di più. In questo caso non hanno ritenuto opportuno neanche stringersi la mano. (...)
 
Ma soprattutto, c’è stato l’incontro con Luis Enrique, di cui il collega apprezza lo stile e la personalità: «Mi sarebbe piaciuto averti come giocatore» gli ha detto. Perché Luis Enrique lasciò il Real Madrid per il (a fine contratto) nel 1996, proprio nei giorni in cui Capello veniva ingaggiato da Lorenzo Sanz come allenatore. Capello poi avrebbe vinto la Liga al primo colpo ma Luis Enrique si sarebbe consolato immagazzinando la cultura del . Tutti contenti insomma. (...)

 

 

 

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