La penna degli Altri 28/11/2011 08:42

Osvaldo punito

Luis Enrique ha chiesto di multare e soprattutto sospendere l’italoargentino. Un provvedimento duro e anche esemplare, in rispetto al codice etico imposto dal tecnico di Gjion in piena sintonia con la nuova società.

Lucho pretende che il giocatore paghi il massimo della sanzione economica, circa 50 mila euro (netti), e in più è intenzionato a fargli saltare la prossima gara di campionato, domenica pomeriggio al Franchi contro la , ex club dell’attaccante che proprio per questo non avrebbe mai voluto saltare la gara di Firenze.La Roma, senza gol a Udine per la terza volta in questa stagione, perde dunque il suo miglior realizzatore, 5 reti, per il prossimo match.

Con Borriello ancora fermo, e convalescenti, la sospensione di Osvaldo penalizza la squadra in una fase cruciale e delicata della stagione. Ma Luis Enrique non si fa condizionare dall’emergenza in attacco: «Quando mi avete chiamato, mi avete chiesto di formare una squadra, non di vincere o altro. Per riuscirci è fondamentale che ci sia rispetto tra i giocatori che la compongono», la sintesi del discorso dell’asturiano al Franco Baldini, quando ieri mattina l’allenatore gli ha chiarito come si sarebbe comportato con il calciatore. La Roma, nella circostanza rappresentata dal massimo dirigente, ne ha preso atto, lasciando piena autonomia allo spagnolo. La multa è scontata, per il regolamento interno. La sospensione ancora non è ufficiale.

Luis Enrique è irremovibile, ma i giocatori stanno cercando di convincerlo a ripensarci. A coinvolgere quantomeno negli allenamenti quotidiani il compagno (in caso contrario lavorerebbe a parte con uno dei componenti dello staff tecnico).

Ieri Osvaldo non si è visto in campo: niente seduta di scarico. Visibilmente provato e abbattuto, è stato esentato dall’allenamento. A rischio anche la prossima convocazione in Nazionale: Prandelli è attentissimo al codice etico. Il fatto che ha portato all’intervento di Luis Enrique è accaduto nel tunnel che dal campo porta negli spogliatoi del Friuli. Osvaldo che urla, senza pause, e Lamela che lo manda a quel paese. Lo schiaffone dell’attaccante al giovane connazionale, fulmineo e pesante, prima dell’arrivo di qualche compagno che ha separato i due. Il motivo dell’arrabbiatura dell’attaccante un passaggio non ricevuto, sullo 0 a 0. Erik va al tiro, tra l’altro ribattuto, ignorando e Osvaldo, liberi al centro dell’area. Il bosniaco si lamenterà più volte, subito dopo e anche platealmente. L’italoargentino, però, è più pesante nel rivolgersi al compagno. Lo sarà anche con Josè Angel, macino che va alla conclusione sballata di quando la Roma ha appena subìto la rete di Di Natale.



Insomma Osvaldo, tra i migliori in campo anche per lo spirito combattivo, si innervosisce per la sconfitta e degenera nel post partita che ha avuto altri chiarimenti vivaci nello spogliatoio del Friuli. Ieri mattina Osvaldo è stato convocato da dirigenti e tecnico.

Tre colloqui a quattr’occhi. Il primo con che gli ha pure consigliato di non rimproverare i compagni in pubblico e con gesti inequivocabili. Il secondo con
Baldini che ha rincarato la dose, ricordandogli quanto la società tenga ai comportamenti (accenno alla t-shirt del derby). Il terzo con Luis Enrique che gli ha anticipato la scelta di accantonarlo momentaneamente. Per 8 o 10 giorni fa lo stesso (bisogna vedere da quando scatta la punizione): per ora niente Firenze, a meno di una presa di posizione efficace dei suoi compagni.

L’allenatore ha poi riunito la squadra, annunciando i provvedimenti. «Si può vincere o perdere, ma prima viene lo spirito di gruppo», ha avvertito Lucho. Osvaldo ha chiesto scusa a Lamela e ai compagni: «Ho sbagliato». I due litiganti si erano chiariti in precedenza (la lingua spagnola ha aiutato, in questo caso, i tre protagonisti principali della mattinata a spiegarsi meglio). Addirittura Erik ha insistito molto con l’allenatore a soprassedere, chiedendo di non punire il compagno. Anche altri stanno facendo pressioni su Luis Enrique che oggi ufficializzerà la sua decisione definitiva a Baldini. , invece, ha confessato diversi giocatori, tra i quali Lamela, ricordandogli che l’alibi della stagione di transizione non regge. E ha avuto un robusto chiarimento con l’allenatore: i due non erano d’accordo sulla prova della Roma a Udine. A quanto pare Lucho ha un po’ corretto il suo giudizio eccessivamente positivo.

 

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