La Roma, nella persona del suo direttore sportivo Walter Sabatini, su Nico Lopez si era messa in movimento dallo scorso mese di settembre, praticamente subito dopo il mercato estivo che aveva portato in giallorosso undici nuovi giocatori. Il problema nasceva dal fatto che il procuratore Bentancur, forte probabilmente già all’epoca di un accordo con la Roma, voleva svincolare Lopez dal Nacional in maniera unilaterale. In Uruguay la vicenda aveva scatenato il caos con l’intervento ufficiale del ministero degli interni e la minaccia di azioni legali da parte del Nacional nei confronti dell’agente. Prima di arrivare in tribunale però, vale a dire la scorsa settimana, si è risolto tutto con Bentancur che ha garantito all’ormai ex società di Lopez il pagamento di 1,5 milioni di dollari, praticamente la cifra fissata dalla clausola di rescissione. Il procuratore, con una pratica già utilizzata in passato per altri giocatori sudamericani (fu così anche per Pastore al Palermo), cederà il cartellino alla Roma mantenendone una quota (tra il 20% e il 30%). Gli ottimi rapporti tra Sabatini e Bentancur favoriranno la soluzione migliore per tutte le parti in causa. 

INGAGGIO - Per quanto riguarda l’ingaggio di Nico Lopez c’è da dire che Sabatini, nel piano di rinnovamento del club, per i giovani ha un’idea ben precisa: non spendere tanto. (...) Più probabile che inizialmente a Lopez venga garantito uno stipendio vicino ai 300.000 euro a stagione. Ora la Roma si concentrerà sulle cessioni e sugli altri tre acquisti in programma: due esterni, uno per fascia, e un centrocampista. 

BORINI - E a proposito di attaccanti giallorossi, ieri ha parlato Marco De Marchi, procuratore di Fabio Borini: «Si è innamorato della Roma, dai tifosi al club. Farà di tutto per essere riscattato perché è rimasto molto colpito e vuole restare in giallorosso»