La penna degli Altri 29/11/2011 08:41

Multa, si può? Repubblica: No L’esperto: Sì

Perché solitamente per le multe le società dovano rivolgersi alla Lega?
Perché questo era previsto dall’accordo economico collettivo pre-vigente. Ma ora che è scaduto, la Roma, trattandosi di un dipendente, può fare un procedimento disciplinare come avviene per tutti i lavoratori subordinati (ed i calciatori sono lavoratori subordinati). Poi, eventualmente, il dipendente va ad opporsi di fronte al giudice del lavoro.
 
Il denaro della multa comunque rimane alle società?
Certamente.
 
E se tutti gli accordi fossero in vigore?
La sanzione rimane sempre alla società. In questo caso la Roma pagherebbe una parte in meno dello stipendio. Se un lavoratore dipendente commette  una mancanza nell’adempimento delle proprie funzioni può essere sanzionato, anche con la sospensione di alcuni giorni. E’ evidente che i giorni non lavorati, non vengono retribuiti.
 
Le società sono libere di farlo? E perché ci si rivolgeva alla Lega?
Prima c’era la norma che imponeva una sanzione al massimo del 30 per cento della retribuzione mensile, ma la comminatoria andava proposta al Collegio Arbitrale della Lega e poi il Collegio Arbitrale materialmente doveva dire se era giusto. Oppure diceva che non era stata commessa alcuna mancanza. Oggi però questo regime manca. Quindi la Roma può agire come agirebbe qualsiasi datore di lavoro. Ovviamente se decide di farlo. In altri termini può aprire il procedimento disciplinare e poi dà 7 giorni al giocatore per mandarle le controdeduzioni. In linea di principio è questo. Poi cosa succederà all’atto pratico e quali saranno le decisioni che prenderanno in società francamente non lo so."