La penna degli Altri 27/11/2011 10:53

Luis non si tocca, la squadra sì

La squadra ha giocato timida, come ha giustamente detto il direttore sportivo già nello spogliatoio, è apparsa pallida, quasi emaciata, non ci ha creduto, a un certo punto - sullo 0-0 e con l’inerzia quasi a favore - s’è pure accontentata. Non è stata Roma da Roma. Non è stata sicuramente la Roma che vogliono , Baldini e tantomeno Luis Enrique. Qualcosa non ha funzionato ed evidentemente se n’è accorta la squadra stessa: il richiamo ad avere "più grinta" è stato fatto anche negli spogliatoi da qualche giocatore più anziano a qualcuno più giovane. In passato era già successo, persino in campo, a Udine è successo un po’ di più. Adesso la dirigenza si aspetta una risposta. Già oggi a Trigoria dovrebbe incontrare i calciatori.

Non è soltanto un discorso di vecchi e nuovi, e nemmeno soltanto di veterani e matricole. Per esempio un giocatore come Osvaldo a Udine ha convinto tutti, sia dal punto di vista tecnico (e non è una boutade che tecnicamente sia più forte di Batistuta) sia dal punto di vista - di questo si scrive - comportamentale. In attacco è stato il solo. Si sono viste troppe mani sui fianchi, è questo il senso. Non è piaciuto nemmeno Lamela quando ha cercato un rigore che non c’era. Una delle belle caratteristiche di questo ragazzo speciale è quella di avere tigna oltre che un classe cristallina. La Roma non vuole che Erik si "italianizzi" troppo, certi atteggiamenti non piacciono e non si devono ripetere. Così come, comunque, non è piaciuto quello di Bojan fuori dal campo (la rivoluzione culturale è culturale apposta, no?) al secondo ritiro di patente nel giro di pochissimo tempo: non dovrebbe essere multato e forse anche perché è successo nel suo giorno libero. Ma, tant’è. Neanche José Angel ha brillato per coraggio. José Angel che era stato già "ciancicato" da qualche partita fa, quando Capitan Futuro da e basta ha spronato il suo giovane compagno di squadra ad avere più determinazione. Proprio Bojan Krkic - quasi inseparabile da Angel fuori dal campo - ieri attraverso i soliti social network ha fatto una mezza autocritica e insieme una dichiarazione d’intenti: «Non sono mai giornate facili dopo una sconfitta - ha voluto far sapere - Dobbiamo imparare dagli errori che abbiamo fatto e continuare a lavorare. Non vediamo l’ora di giocare contro la ! FORZA ROMA!». Da quel «dobbiamo imparare dagli errori che abbiamo fatto», da questa consapevolezza e da questa assunzione di responsabilità, si ripartità stamani alle ore 11. A proposito, Luis Enrique ha anticipato la seduta per venire incontro ai calciatori, così come già nel recentissimo passato aveva diminuito le sedute di allenamento di mezz’ora. Tempo buttato, finora.