A chi gli fa notare che Bojan gioca meglio quando entra dalla panchina, Luis Enrique risponde con un sorriso. «È pura statistica, non credo che a lui piaccia troppo partire dalla panchina. Credo che per un calciatore sia sempre meglio giocare novanta minuti, ma la gara intera è ciò che devono guadagnarsi tutti i miei giocatori». Una Roma a due facce. «Nel primo tempo avevamo difficoltà perché il Novara faceva pressing alto e a noi mancava la profondità. Nel secondo tempo loro erano più stanchi e noi abbiamo giocato meglio».

Gol arrivato dopo l'ingresso di Bojan. «Avevamo un uomo in più in area e una qualità diversa a centrocampo. Ho retrocesso Lamela e abbiamo avuto risultati ma devo fare i complimenti anche a Greco e Taddei. Sono contento per i ragazzi e per i tifosi. E sono contento per la mia famiglia che soffre un po' quando ci sono le critiche».

La Roma si è sbloccata anche dal punto di vista mentale. «È una situazione particolare, quando il risultato è a favore dobbiamo continuare a giocare sempre allo stesso modo, l'ho detto anche nell'intervallo. De Rossi? Può giocare interno o regista, ho pensato che la sua capacità di calciare e di inserirsi potesse essere utile. Alla fine l'ho invertito di nuovo con Gago, mi piacciono molto questo tipo di giocatori che possono fare più ruoli. Miglioramenti? Un po' di cattiveria nell'area avversaria è quello che ho visto nel primo gol, le due punte giocano in profondità per dettare il passaggio. Osvaldo e Bojan lo hanno fatto benissimo».

Molto soddisfatto a fine partita Miralem Pjanic. «Sono felice per la vittoria e per l'assist a Bojan. Dateci fiducia e arriveremo in alto. Non vedo nessuna grande squadra in questo campionato». Infine Osvaldo: «Vittoria importantissima, io mi trovo benissimo con l'allenatore e con i compagni».