La penna degli Altri 07/11/2011 09:40
La Roma riscopre di volersi tanto bene
SOTTO LA CURVA - Hanno cominciato i giocatori, quando sul campo sintetico dello stadio Piola lacqua non batteva più e larbitro Rocchi era già sotto la doccia. Tutti a festeggiare sotto la curva dei romanisti, di quei cinquecento valorosi viaggiatori bagnati come pulcini. Meritavano applausi anche loro, almeno quanto la squadra uscita dal buio di due sconfitte. Gli abbracci tra De Rossi e Osvaldo, tra Burdisso e Gago, tra Luis Enrique e Llorente, erano il trait dunion tra i rappresentanti e i rappresentati, finalmente felici senza divisioni.
LA DIRIGENZA - Ma lesigenza di toccarsi, di volersi bene, lhanno avvertita anche i dirigenti, che sono corsi negli spogliatoi. Franco Baldini, che era rimasto immobile durante la partita seduto tra Fenucci e Sabatini, senza Dopo la meritata festa sotto la curva dei tifosi, baci e abbracci tra tutti Con dedica generale a Stekelenburg muovere un muscolo ai gol della Roma, a giochi fatti si è concesso un lusso emotivo: incrociando Luis Enrique dopo le interviste, lha stretto forte a sé. (...)
I RINGRAZIAMENTI - Il contatto fisico è il segnale spontaneo della stima. La squadra, a Novara, lha riservato al giocatore che ha incanalato la partita verso il mare calmo. Non Bojan, non Osvaldo, ma Stekelenburg.
(...) Colpevole sul gol di Kucka a Genova, poco reattivo su Ibrahimovic in Roma-Milan, sabato sera ha cancellato tutto in uno di quei momenti che stravolgono i destini. E andato incontro senza paura a Meggiorini, che aveva appena messo allangolo Cassetti, si è allungato sulla destra, prevedendo la giocata dellattaccante, ha chiuso la porta in faccia agli avversari e ai malumori. Il risultato a quel punto era di 0-0. «Senza quellintervento fantastico - ricorda Tesser, rammaricato - sarebbe stata unaltra partita» . Era successo soltanto unaltra volta, in questi pochissimi mesi di Roma, che Stekelenburg uscisse dal Baldini si è quasi coccolato Luis Enrique per ribadirgli il totale sostegno su cui può contare campo senza prendere gol: contro il Palermo, allOlimpico. Anche in quel caso la sua partecipazione al risultato era stata fortissima, con una parata così diversa e così uguale su Zahavi lanciato a rete. A Novara il bis. I giocatori, che conoscono le pressioni della serie A e soprattutto conoscono il valore di Stekelenburg, mostruoso per qualità e continuità in allenamento ma ancora non dominatore in partita, sono andati da lui, a urlargli i complimenti in tutte le lingue dello spogliatoio. «Ma io non mi preoccupo delle critiche - giura il festeggiato - penso solo a lavorare per aiutare la Roma» . Quando Stekelenburg sarà arrivato al top delle sue possibilità, la Roma si ricorderà di avere comprato un grande portiere.