La penna degli Altri 11/11/2011 09:53

Il regista-tifoso: "Per un cucchiaio di Totti svegliai un albergo intero. E quella trasferta..."

LA PASSIONE - Il suo è un passato da tifoso serio, inquadrato: abbonato per tanti anni in , capogruppo delle trasferte con gli amici del liceo Mamiani. «La prima con Mazzone, Reggiana-Roma 1-4 - ricorda - con una soddisfazione infinita: feci partire un coro per Aldair nel settore ospiti del vecchio stadio Mirabello. Cantava una curva intera. I miei compagni di viaggio non mi hanno mai riconosciuto quel merito di cui vado orgoglioso. Ma è tutto vero». Negli anni la vita lo ha allontanato dalla Roma. Solo fisicamente però: «Una volta in un albergo di Hong Kong, alle quattro del mattino, stavo guardando Inter-Roma, quella del cucchiaio di . Le mie urla richiamarono l’attenzione, diciamo così. Venne il direttore dell’hotel nella mia stanza e ritirò la scheda del mio televisore. Stavo disturbando il sonno dei clienti».

ATTUALITA’ - (...) Per il futuro, invece, ha un progetto più ambizioso: «Siccome Luca Argentero, uno dei protagonisti del film, lavora con Ilary Blasi, l’ho implorato di organizzare una cena con . Sarei disposto anche a fare il cameriere». La nuova Roma gli piace: «Mi fido di questa idea di calcio. C’è una filosofia del lavoro che mi ricorda i tempi di Zeman. Vedere i nostri giocatori che sgobbano in campo dà soddisfazione. Ora aspetto la firma di , che rimarrà un punto fermo della squadra. Certo, devo essere onesto: non siamo partiti bene. A me nel cinema non sarebbe perdonato un approccio zoppicante come quello di Luis Enrique...»