La penna degli Altri 13/11/2011 09:44

Gago il migliore dell'Argentina

 

Ognuna potrebbe essree inseritia un bel romanzone dal finale ancora da scrivere. Iniziamo dagli argentini Burdisso e Gago, fermati sull’1-1 in casa dalla modesta Bolivia e usciti tra i fischi del Monumental di Buenos Aires. Logico che alla fine non fossero per niente contenti della prestazione e soprattutto del risultato della loro squadra, ma con animi diversi. Arrabbiatissimo Burdisso, incavolato a metà Gago, il cui umore è stato positivamente condizionato dall’aver ritrovato la nazionale dopo molto tempo proprio grazie alla Roma e dal fatto di essere stato il migliore in campo, con tanto di assist vincente a Lavezzi in occasione del gol argentino.
 
Tutto il contrario per Burdisso, che del team biancoceleste è sempre stato uno dei pilastri e che non ha proprio digerito la serataccia. «Contro la Bolivia dovevamo vincere come era nei nostri piani - ha dichiarato nel post partita - dunque il pareggio ha generato grande delusione perché era un risultato che non volevamo e non ci aspettavamo. Ora dobbiamo migliorare moltissimo e vincere con la Colombia, anche se è chiaro che la situazione è di pessimismo e sfiducia, ma la dobbiamo cambiare senza paura. Dipende tutto da noi. Oggi è un giorno difficile, bisogna guardare indietro per vedere gli errori commessi e in avanti per migliorare. I fischi e le critiche della gente sono la conseguenza delle nostre brutte prestazioni, ma quello che non mi lascia dormire è che il funzionamento della squadra non si riesce proprio a vedere».
Felicità personale e tormento d’insieme, ansia e soddisfazione, angoscia di non farcela e voglia di riscatto. Nell’animo di Gago e Burdisso ci sono quasi tutti i sentimenti pirandelliani, che ritroviamo anche nelle storie azzurre di Osvaldo. Il primo è la certezza di Prandelli come lo è di Luis Enrique, mentre il secondo cerca di conquistare entrambi.
 
Nella Roma è a buon punto, in Nazionale si sta impegnando per riuscirci. Come loro, in Europa, hanno giocato anche e Stekelenburg. Il portierone olandese, già qualificato alla fase finale, ha disputato l’amichevole con la Svizzera senza prendere gol, dunque con grande soddisfazione, come accade sempre ai portieri quando restano imbattuti. , invece, è in piena tensione da risultato. Impegnato con la sua Bosnia nello spareggio-qualificazione con il Portogallo ha pareggiato 0-0 il match di andata in casa e insieme ai compagni è in ritiro per preparare la gara di ritorno di martedì, alla quale il Portogallo arriva da favorito. Ma cercherà di fare il possibile per ribaltare il pronostico con una grande prestazione in trasferta. Magari anche grazie ad un campo migliore di quello sul quale ha giocato l’altra sera, non certo favorevole ai calciatori di classe come lui e Ronaldo, molto polemico nei confronti dei bosniaci proprio per le pessime condizioni del terreno di gioco.