La penna degli Altri 17/11/2011 08:55
A pezzi Guai e sconfitte Roma depressa. Serve lo psicologo

I casi più gravi In questi giorni ci sarà la fila dal dottor Llorente. Personaggi eccellenti da analizzare, giocatori di un certo peso, i nazionali della Roma hanno vissuto un martedì nero, quasi tutti sconfitti alcuni perfino umiliati. Sono tutti casi delicati: delusioni cocenti, cadute di autostima, personalità da ricreare. È un lavoro serio, altro che girotondi. Llorente come farà con Miralem Pjanic, un ragazzo di 21 anni che si è caricato il peso di una Nazione su quelle spalle strette ed è tornato a casa con l'aggravio aggiuntivo dei sei gol subiti dal Portogallo? E con Maarten Stekelenburg, che già di suo sembra il classico grande, grosso e giuggiolone, come si dice a Roma? Ne ha presi tre dalla Germania, un altro da Klose, a questo ritmo diventerà una sindrome. Per fortuna, di Stek e della Roma, che al derby di ritorno mancano mesi e che gli attaccanti del Lecce, gli avversari di domenica, sono leggermente stitici: con otto gol in dieci partite la squadra di Eusebio Di Francesco vanta il secondo peggior attacco del campionato (e il tifoso romanista penserà, vuoi vedere che si sbloccano tutti contro di noi?).
Ciccio gol Un po' più semplice il lavoro da fare con Fernando Gago (ha partecipato alla vittoria dell'Argentina sulla Colombia e ha sofferto per Burdisso) e soprattutto il mitico Osvaldo ex Cipolla, ora Ciccio (per la benedizione ricevuta da Graziani). Ha fatto tanti sforzi per uscire dalla sindrome dell'intruppone, che non sarà una prestazione un po' così seppure all'esordio da titolare con l'Italia a ributtarlo giù. Oltretutto, il personaggio è piuttosto sicuro di sè, convinto anche martedì sera di essersela cavata. «Penso di aver disputato una buona gara ha detto , anche se sono arrabbiato con me stesso per non aver segnato». Che, per inciso, sarebbe il suo mestiere (e va detto che finora Osvaldo si è comportato più che onestamente con cinque gol in dieci partite).
Con il Lecce lo vedremo in versione intruppone o bomber? Il richiamo del gol dell'ex (un classico anche per gli altri!) lo aiuterà, così l'Olimpico potrà cantare Ciccio gol...
Con un amico in più Con tutti questi guai, non è il caso di prendersi troppo sul serio. Anche De Rossi, che si è arrabbiato tanto per i rumors sul suo contratto, la prenda con filosofia. E pensi, questo sì, a tirare su il morale ai compagni che hanno vissuto un martedì nero (e che ora, oltretutto, dovranno fare a meno di Burdisso, un punto di riferimento nello spogliatoio). Se gli serve una mano, si rivolga pure lui al dottor Llorente.