DERBY - E allora eccoli i primi dati giallorossi, messi a confronto per l’occasione con quelli della Lazio, prossima avversaria nel derby di domenica. I dati di squadra danno ragione a Luis Enrique e i suoi in cinque casi su sei. Il possesso palla prima di tutto. La Roma come det­to ne fa un comandamento, ma nel­la classifica parziale è soltanto se­conda, dietro al Milan: i giallorossi hanno il pallone tra i piedi per 29 minuti e 50 secondi di media a par­tita, la Lazio è quinta con 25’ e 31’’. (...) I giallorossi comandano inve­ce le classifiche parziali di percen­tuale di passaggi riusciti (72,7%) e supremazia territoriale (14 minuti e 04 secondi). La Roma però è die­tro alla Lazio in quanto a tiri den­tro: 5,8 per i biancocelesti (terzi in questa graduatoria) e 5,0 per i gial­lorossi (settimi).

SINGOLI - Nel derby la Roma dovrà rinunciare a uno dei suoi uomini più pericolosi. Chi? Facile, France­sco Totti. Il capitano giallorosso, tra Roma e Lazio, guida le classifi­che di tiri (22) e as­sist (18). In entram­be le graduatorie se­guono due laziali, Cisse (20) nella pri­ma e Hernanes ( 9) nella seconda, come a dire che comun­que domenica sera la Roma dovrà tene­re gli occhi bene aperti. Soprattut­to se giocherà Klose: l’attaccante biancoceleste è il migliore delle due squadre della Capitale in quan­to ad assist vincenti ( 2) e gol ( 3). Luis Enrique non avrà Totti, facile immaginare che punterà sull’otti­mo momento di Osvaldo, che in quanto a reti ( 3) ha eguagliato il centravanti tedesco nelle ultime tre partite. Gli assist-men? Rosi da una parte e Mauri dall’altra (2 passag­gi vincenti, come Klose). I numeri parlano di due squadre in forma, la sfida si preannuncia bella e avvin­cente. (...)