La penna degli Altri 16/10/2011 12:20
Luis Enrique: "Me la gioco"

Due vittorie nelle ultime due partite, un gruppo sempre più compatto e convinto, la preziosa dote dei cinque derby vinti di fila che garantisce una certa tranquillità: se non ci fosse linfortunio di Totti, la squadra sarebbe nella situazione perfetta per giocare una gara così. Luis Enrique chiederà ai suoi di prendere in mano le operazioni e dirà ai giocatori di preoccuparsi di più di creare piuttosto che a come respingere le trame laziali. In questo il derby sarà una partita come le altre. «Lo ripeto, è un appuntamento speciale, particolarmente importante per tutti i romanisti, ma - continua lallenatore - non cambiano le regole del calcio: ci sono due porte e dobbiamo fare un gol in più dell'avversario. Faremo la nostra partita, cercando di tenere la palla e provando a vincere. Non cambio il mio modo di giocare: la Roma ha bisogno di unidea di calcio propositiva».
Il risultato di stasera può spostare parecchio nei giudizi sul. «Non sono preoccupato di vincere o perdere. Il compito dell'allenatore è pensare al presente, nel calcio non cè futuro. Ora cè la Lazio, poi il Palermo. Se perdiamo il derby e vinciamo tutte le altre partite mi chiederanno ancora le dimissioni? Non si sa mai».
Il problema, semmai, ce lha Edy Reja. Luis Enrique però, a differenza di Totti, non infierisce. «Preferisco non mettermi nei panni dell'altro allenatore. Reja uomo derby? Questa è la classica domanda a trabocchetto. So che a Roma sul derby si scherza molto, la rivalità è forte, ma io ho il massimo rispetto per tutti i miei colleghi». Come sempre conteranno la tattica, la tecnica, le giocate dei campioni ma «sarà importante - sottolinea Luis Enrique - soprattutto la testa dei giocatori, controllare lemotività. La Lazio è più avanti nella costruzione della squadra rispetto a noi, sarà una sfida difficile».
Lassenza di Totti, statistiche a parte, pesa parecchio. «Mi dispiace tantissimo, per noi Francesco è sempre importante, contro la Lazio ancor di più. Pjanic? Sta bene». Dovrebbe essere proprio il centrocampista bosniaco a sostituirlo sulla trequarti visto che Lamela sta bene ma ha bisogno di essere inserito gradualmente. «Sono contento di Erik, si è allenato benissimo. Ricordiamoci che ha solo 19 anni, è da poco in una nuova realtà - sottolinea Luis Enrique - ma può essere molto importante ed è pronto per giocare». Più probabile che accada dal Palermo in poi: stasera rischia unaltra tribuna. Insieme a Juan.