La penna degli Altri 10/10/2011 09:05

Lamela, miracolo argentino: senza giocare mai per sponsor e tifosi è il nuovo fenomeno



La caviglia -
Dopo due mesi passati a fasciare e rifasciare la caviglia sinistra uscita a pezzi dopo il mondiale Under 20 in Colombia, Lamela vede la luce e sogna un posto da titolare nel derby. Il baby argentino è abituato a giocare il derby dei derby, il clasico di Buenos Aires tra River e Boca. «Una volta giocato quello, non si ha più paura di nulla», dice sorridendo. A frenare la sua voglia di stupire però c’è Luis Enrique. Il tecnico non potrà contare su Totti (alle prese con una lesione muscolare) e avrà a disposizione solo mercoledì pomeriggio. Il sostituto naturale del capitano sarebbe proprio Lamela, ma Luis Enrique non vuole rischiare una ricaduta che ne metterebbe a repentaglio l’intera stagione. Ma la tentazione c’è. Gli allenamenti di questa settimana saranno decisivi.



Fenomeno mediatico -
Mentre aspetta l’esordio romano, Lamela è assediato dagli sponsor. La Nike gli fa la corte, in Argentina ha tantissime richieste e in Italia (soprattutto a Roma, naturalmente) ha già stregato i teenagers rimasti ammaliati dalle partite viste nel Mondiale Under 20 e poi anche dal suo look (capelli con la cresta e abbigliamento all’ultima moda). Attorno a Lamela c’è anche un nutrito staff di agenti che ne gestiscono gli interessi commerciali: «Nel giro di qualche anno può diventare come Cristiano Ronaldo», assicurano loro. Un paragone che può apparire irriverente, ma che non sorprende gli esperti di mercato. «E’ fotogenico, è magnetico. Ha classe fuori e dentro il campo», assicurano gli uomini marketing della Nike che già nel 2004 sponsorizzò un’operazione di mercato volta a portare l’allora 12enne Lamela al (non se ne fece più nulla di fronte alle minacce legali del River). Ora si aspettano il definitivo decollo a livello internazionale.



La vita privata -
Lamela ama la moda (soprattutto i vestiti di Versace e Armani) e le nuove tecnologie (è un patito di social network) mentre storce la bocca quando si parla di discoteche o auto di lusso. Gli amici l’hanno soprannominato El Coco (noce di cocco), lo descrivono «riservato, molto religioso, senza grilli per la testa e ama il suo lavoro e la famiglia». Non a caso vive insieme ai genitori, al fratello maggiore e alla fidanzata Julieta Sciancalepore (ballerina), in una villa a Casalpalocco gentilmente concessagli da uno che campione lo è già: . Come , El Coco non ama i locali notturni ma preferisce dedicarsi alle passeggiate in à e nei centri commerciali. Dopo il calcio, naturalmente