La penna degli Altri 02/10/2011 11:16
«Grazie Roma», finalmente!
E lo spagnolo a sbloccare la partita con un gran gol sotto la Sud e unesultanza che sa di liberazione dopo settimane per lui difficili. In tribuna tutta la famiglia ad applaudirlo insieme agli oltre trentamila dellOlimpico che gli dedicano anche il primo coro. Si era capito già da qualche giorno che avrebbe giocato, visto che dopo i buoni 20 minuti di Parma Luis Enrique aveva deciso di concedergli unaltra possibilità che lui sfrutta alla grande. Il gol del vantaggio è suo al 20 dopo che la Roma aveva iniziato alla grande, pressando a tutto campo e sfiorando la rete in almeno un paio di occasioni. Lo spagnolo protegge il pallone da Bellini dopo un assist di De Rossi e batte di sinistro Consigli sotto la Curva Sud. Bojan è al settimo cielo, i compagni lo abbracciano, tutta la panchina scatta in piedi ad applaudirlo, lui inizia a giocare sul velluto e alla mezzora recupera un pallone sulla trequarti e tenta il tiro dal vertice sinistro dellarea. Consigli la tocca quel tanto che basta per mandarla in angolo sugli sviluppi del quale Osvaldo in posizione regolare riceve un pallone da Rosi (come a Parma) e, con la complicità della difesa dellAtalanta, segna il 2-0. Ancora sotto la Sud.
Ancora, come a Parma, festeggiando con la mitraglia. Il primo tempo della Roma è spettacolare, la squadra trascina il pubblico, piovono applausi per Pjanic, che ci prova col destro ma Consigli è bravo a ribattere, e anche per Simplicio che tenta il tiro al volo dal limite dellarea. Il pallone finisce in Curva ma la Roma cè.
E parte il coro: Correte, scappate, arriva lo squadrone giallorosso. Il primo tempo termina con gli applausi di tutto lOlimpico per la Roma, che un secondo prima del riposo era andata a un passo dal tre a zero con Masiello che stava per fare autogol dopo un angolo battuto da Totti. La ripresa si apre con lAtalanta che accorcia le distanze con Denis bravo ad anticipare Heinze con un colpo di testa. La Roma, che un minuto prima aveva sfiorato il 3-0, accusa il colpo e Schelotto dopo 5 minuti va a un passo dal pareggio. Ci prova Totti a scuotere la Roma con un destro dal limite dellarea che però sfiora il palo alla destra di Consigli. Colantuono ci crede e toglie Brighi per Bonaventura, Luis Enrique prova a dare più brio in attacco togliendo un esausto Bojan (standing ovation per lui) e mettendo Borini.
La Roma soffre, al 25 Totti accusa un problema muscolare e chiede il cambio, al suo posto Pizarro. Il cileno si sistema a centrocampo, Pjanic va a fare il trequartista, come da disposizione con tanto di cartellina dellallenatore. Alla mezzora la Roma reclama un rigore dopo che Manfredini tocca col braccio in area, ma Celi sorvola, così come in precedenza aveva sorvolato sul almeno tre calci dangolo per la Roma. A dieci minuti dalla fine la Roma chiude finalmente i conti: Simplicio, ben servito da Pjanic, con un tocco morbido batte Consigli in uscita e libera la Roma da un incubo.
Il brasiliano impazzisce, abbraccia Cicinho in panchina e poi dedica il gol alla famiglia in tribuna, con tanto di balletto. Luis Enrique cambia ancora, regalando ad Osvaldo la giusta ovazione e facendo entrare al suo posto Borriello. Sono gli ultimi momenti, la Roma tiene palla senza soffrire più, si aspetta soltanto il fischio finale. Quando arriva non è una liberazione. E una festa. Quella dei giocatori che vanno sotto la Curva, quella di Luis Enrique che manda baci alla famiglia il tribuna, quella di Llorente che applaude i giocatori con tanto di dito rotto. Ma, soprattutto, è la festa dei tifosi della Roma. Se la meritavano tutta.