La penna degli Altri 17/10/2011 10:50
È dimostrato che anche Reja sa vincere

Qualche decisione di Tagliavento, specialmente su contrasti dubbi, ha fatto infuriare i romanisti, tifosi e giocatori, ma il risultato non è usurpato. Come si fa, a definire sorpresa quella che ormai è consuetudine radicata? Non sa più che cosa mettere in preventivo, il tifoso romanista, quando vuole avventurarsi nelle ipotesi sulle scelte di Luis Enrique. Appena in due, De Rossi e Perrotta, esperti di derby, gli altri nove tutti allesordio. Vacillano anche le certezze granitiche, va in panchina Burdisso, finora sempre presente a tempo pieno. Ma lattenzione maniacale di «Lucho» alla condizione atletica dei suoi, non gli ha consentito di ignorare il peso delle qualificazioni mondiali e quello del lungo viaggio di ritorno a Roma dopo lultima, sfortunata parentesi in Venezuela. Nessuna timidezza in avvio, al primo assalto in velocità subito il gol, splendido lassist di Pjanic, difesa laziale fuori tempo, Osvaldo ancora in gol. Bella esecuzione, censurabile la scritta sulla maglietta che gli costa il giallo, come loccasione per il raddoppio clamorosamente mancata. Roma votata alle ripartenze, iniziative assidue laziali, ma il conto delle opportunità per segnare resta in equilibrio. Grande assente, nella domenica alla luce del sole, il protagonista più atteso da tutti gli appassionati del calcio: il gol. Appena due volte in sei partite battuti i portieri. Anzi «il» portiere, quello del Novara, Fontana.
Tra laltro subentrato al collega titolare, lalbanese Ujkani: finito in ospedale con quattro denti in meno e una serie di fratture al volto, dopo scontro terrificante con Morganella, ancora una vittima del «fuoco amico». Quella doppietta, firmata da Ramirez e Acquafresca, ha decretato il trionfo di Stefano Pioli, in nuova versione corredata da barba sale e pepe, allesordio sulla panchina del Bologna. Prima vittoria per gli emiliani, ultimo gradino della classifica trasferito ai quasi corregionali del Cesena, forse la squadra più sfortunata del campionato per le interpretazioni arbitrali. Le stesse che, a Novara, hanno portato allespulsione di un gentleman pacifico come Attilio Tesser, giudicato troppo sensibile alle ingiustizie patite. Alla resa dei conti, cinque zero a zero su sei incontri, hanno determinato una clamorosa frenata della classifica, finora due punti di media per le prime della classe, il solito film in bianco e nero interpretato da Juventus e Udinese. (...)