Clicky

La penna degli Altri 02/10/2011 11:44

De Rossi: «Che bella Roma mi diverto tanto»

SODDISFAZIONE - Intan­to la Roma cresce sul campo. E questo lo tranquillizza nelle settimane in cui si decide il suo futu­ro. «Non abbiamo impiegato molti giorni a capire Luis Enrique - raccon­ta -La cosa difficile per noi era appli­care le sue idee sul campo. Stiamo creando un’ottima base per il futuro e ci vuole tempo per raccogliere i frutti. E’ un discorso culturale. A Ro­ma dopo due serate sbagliate si crea­no problemi. All’estero non funziona così. Comunque adesso le cose van­no meglio, ci stiamo divertendo e ab­biamo vinto qualche partita». Nel nuovo allenatore rivede Spal­letti:«Luciano è una persona a me cara e un tecnico fenomenale. Luis è quello che gli somiglia di più perché è leale, giovane e coraggioso. Nell’ul­timo allenamento mi ha detto che se non mi fossi impegnato, mi avrebbe lasciato in panchina. Senza preoccu­parsi del fatto che parlasse con un giocatore importante. Questo mi pia­ce ». Gli piace anche il mix che si è creato tra i giovani e i “vecchi” del gruppo:«Questo è il nostro successo più grande. Si parla troppo dell’età. Con troppi vecchi non si vince ma con troppi giovani si vince solo il Tor­neo di Viareggio. Serve una rosa equilibrata».

MODIFICHE- E’ stato proprio Luis En­rique a cambiare stile di gioco dopo il pareggio contro il Siena. Ha voluto una Roma più veloce, in­tensa, capace di ver­ticalizzare in fretta se necessario. In questo senso l’assist di per Bojan con una «palla lunga» e centrale è emblema­tico:«E’ vero, erava­mo leziosi e l’allena­tore l’ha capito, inter­venendo per correg­gere quello che non funzionava. Anche io ho leggermente avan­zato il mio raggio d’azione. A Parma ero stato troppo remissivo, rimanen­do indietro, ed è andato tutto per il verso giusto. Questo ruolo che mi ha dato Luis Enrique è ideale per le mie caratteristiche. Essermi allenato fin dal primo giorno di ritiro è stato un vantaggio, soprattutto per imparare presto le lezioni tattiche». (...)