La penna degli Altri 01/10/2011 11:55
Cerci «E adesso un gol in rovesciata alla Lazio»
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Ora c'è un altro argomento che la infastidisce.
«Esatto. Essere paragonato a Balotelli. Perché non sono come lui. Mi vogliono far passare per quello che non sono, ma chi mi conosce bene sa come è il vero Cerci. Non sono un ribelle né un rompiscatole».
E le liti con Mihajlovic?
«Ho avuto qualche reazione sbagliata. Capita. Col Parma non volevo uscire, volevo segnare un altro gol e divertirmi. É sbagliato questo? Invece mi fanno passare per scemo».
Faccia una promessa al tecnico viola.
«Non prenderò più multe. Mihajlovic è una persona importante. Sento che mi vuole bene».
Ora i tifosi viola fischiano Montolivo.
«Un'altra vicenda assurda. Cosa ha fatto di male? Niente. Proprio non capisco. Però vi assicuro che è difficile giocare sereni quando il tuo pubblico ti fischia».
Dove può arrivare questa Fiorentina?
«Tornare in Europa è l'obiettivo primario. E se battiamo la Lazio questa diventa una storia seria».
Tre giocatori per i quali pagherebbe il biglietto.
«Cristiano Ronaldo, Iniesta e Messi. Posso aggiungerne un quarto? Robben».
Il City era pronto ad acquistarla, Conte la vorrebbe alla Juve.
«Fa piacere essere nel mirino di squadre così importanti, ma la Fiorentina è il mio presente e il mio futuro».
Chi vincerà lo scudetto?
«Il Milan. Ibra ha una marcia in più».
E il giocatore rivelazione?
«Jovetic mi ha lasciato a bocca aperta. Non c'è traccia nel suo calcio di oggi del grave infortunio».
Anche lei ha avuto problemi seri a un ginocchio.
«Ho avuto paura che tutto finisse. Devo ringraziare il massaggiatore Pagni. L'uomo che è stato per molti anni accanto a Robi Baggio».
Altri personaggi del mondo del calcio da ricordare?
«Capello che mi ha fatto debuttare a 16 anni e mezzo. E per poco facevo gol. É l'allenatore più bravo del mondo».
Perché Mancini è innamorato di lei?
«Non lo so. Mi ha scoperto quando giocavo nel Pisa».
Totti è il suo mito.
«É un campione in campo e fuori. É ricco e famoso ed è rimasto semplice. Sarà importante per la Roma anche quando smetterà».
Conti ha detto: «Cerci è il mio erede».
«Lo ringrazio, ma in comune abbiamo solo il piede sinistro. Tra l'altro lui ha vinto tutto e io ancora niente».
Il modulo della Nazionale non prevede un giocatore «alla Cerci».
«Per uno che fa la differenza il posto si trova sempre. Anche in Nazionale. Ma io non ho dimostrato niente. Prima devo diventare importante per la Fiorentina».
Le sue passioni fuori dal campo?
«Sono un mago alla play-station. Prendo sempre il Real Madrid e sono imbattibile. Poi, mi piace il cinema».
Il film preferito?
«Il Gladiatore. E non perché parla di Roma».
Cosa avrebbe fatto se non avesse sfondato nel calcio?
«Sarei diventato protagonista in un'altra disciplina sportiva».
Quale?
«Adoro i cento metri e vado pazzo per Bolt. Chiederò al preparatore atletico di cronometrarmi su questa distanza. Penso di valere un bel tempo».
Progetti di matrimonio?
«Progetti. Però la mia fidanzata e i miei amici sono stati fondamentali qualche mese fa, quando il mondo sembrava crollarmi addosso».
Un angolo di Firenze che le è entrato nel cuore.
«Piazza Signoria».
Contro la Lazio ha già segnato diversi gol.
«Ne ricordo uno in particolare in un derby categoria Allievi. Stop e sinistro nell'angolo opposto. Roba da non dormire la notte».
Non resta che aspettare il gol in rovesciata.
«Se lo realizzo vado a festeggiare sotto la curva Fiesole».