La penna degli Altri 19/10/2011 11:04
C'è sempre un nuovo Osvaldo

IL PERCORSO - Il suo campionato era cominciato male, lontano dalla porta. Due partite sulla fascia, un paio di occasioni importanti sprecate contro Cagliari e Inter, molti mugugni e altrettanti dubbi. E' bastato che Luis Enrique lo avvicinasse all'area avversaria per cambiare le regole del gioco. (...)
E UNO - Sono stati tutti gol differenti. Il primi, "quello che mi ha sbloccato", è arrivato nel grigio giovedì contro il Siena, forse la peggiore partita della nuova Roma. Idea di Josè Angel, cross di rabbia di Borriello, tocco ravvicinato di destro per addomesticare la forza dell'assist e spingerlo verso la porta di Brkic. Prima rete nella Roma, primo festeggiamento: orecchie mostrate al pubblico, come a sfidarlo, come a dire: "avete visto che valgo più di 15 milioni?".
E DUE - Si è ripetuto quattro giorni dopo a Parma. E lì è sembrato proprio Batistuta. Per la potenza con cui di testa ha convertito in gol il passaggio dalla trequarti di Rosi, per la mitraglia sfoggiata sotto la curva dei tifosi romanisti, che grazie ai proiettili dell'argentino hanno vinto la prima partita della stagione. Anche Bati, nell'anno dello scudetto, sotto quella stessa curva, fece impazzire il suo popolo con una doppietta.
E TRE - Per il gol segnato contro la sua prima squadra italiana, l'Atalanta, ha ripetuto l'esultanza di Parma. Doveroso, visto che la Curva Sud era a pochi passi, al di là dei cartelloni pubblicitari. Colpo di testa di Rosi, assist man per caso, e il canale della comunicazione dalla Garbatella alla mitraglia è stato ancora perfetto. Ma in questo caso, Osvaldo ha deciso di modificare il rituale. Invece di calciare di sinistro, ha saltato Consigli con un colpo sotto e poi ha appoggiato il pallone in rete. Tutto con grande calma.
DERBY - E poi arriviamo al derby, quando è stato il più veloce a fiondarsi sul passaggio filtrante di Pjanic. Bojan era a sinistra, Gago a destra che chiedeva palla per un gol più comodo. Ma Osvaldo ha guardato Marchetti dritto negli occhi e ha preferito tirare. Di sinistro stavolta, tanto per completare il repertorio. Angolo opposto, rete. A quel punto ha tirato su la maglia mostrando la scritta "vi ho purgato anche io", che richiamava ad un derby vecchio 12 anni autografato da Totti. Una macchia artistica, quella di Osvaldo, all'interno di una partita di ottima presenza, al di là del gol.
POLEMICHE - Questo modo di esultare non è piaciuto ai dirigenti, che hanno pensato di multarlo. Sia perchè è costato un'ammonizione giusta e gratuita, sia perchè ha acceso la voglia di rivincita della lazio che poi è stat premiata a tempo scaduto. Uscendo dal campo, Osvaldo è stato beccato e insultato da giocatori e alcuni uomini della panchina di Reja. Cose da derby di cui la Roma avrebbe fatto volentieri a meno.