Il tam tam si innesca facilmente. Lo riporta un sito, si amplifica attraverso i media. E il gioco è fatto. Magari si spera che il calciatore giochi male proprio contro il Milan. Guarda caso. E oltre alla fuga a Milano per trattare coi rossoneri si aggiunge la fandonia sulla sua natura da mercenario-traditore-vergognoso. Per non dire infame. Questo sarebbe. Per molti. Ma non per tutti. De Rossi giovedì sera era a Milano. A cena. Per fatti suoi. Lo conferma la Roma. Che aggiunge: non ha mai visto Galliani. Confermato anche dal proprietario del noto ristorante milanese.

Gricia o cotoletta? Fatti suoi. Che poi potesse essere fatto pubblico, quindi di tutti, l'eventuale cena con Galliani, è evidente. De Rossi è personaggio pubblico. Oneri e onori. Peccato che non c'era. Peccato per qualcuno. Che però non ci ha messo molto a diffondere, amplificare, costruire una non notizia. Ottenendo anche qualcosa. Se da domani De Rossi dovesse sbagliare la partita, sarà perché ha la testa al Milan. Perché non ha digerito le cozze coi fagioli che ama mangiare da Giannino Adriano Galliani. Non perché Galliani gli abbia fatto pagare il conto. Sotto questo aspetto l'Addì del Milan è un signore. Al prossimo avvistamento.



Augusto Ciardi

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